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Posticipo Shqiperia-Monteroni 1-1: resiste anche in dieci, il Monteroni, agli assalti finali di uno Shqiperia che troppo tardi e senza idee chiare ha provato a vincere la gara che pure agli inizi non si era messa male visto il vantaggio iniziale ad opera di Pero. Vantaggio reso ancora teoricamente più saldo dall'uscita per rosso di un giocatore dela squadra ospite che comunque ha tenuto il pallino in  mano anche in inferorità raggiungendo il pareggio prima della fine del tempo con una punizione di Sampieri che Kurti, impallato, riusciva a toccare ma non a deviare. Nella ripresa mister Genci buttava nella mischia tutta la truppa d'assalto ed il Monteroni lentamente rinculava lasciando il compito a F. Chiappone di inventare qualche comtropiede e, per gli ospiti, reggere il colpo diventava sempre più difficle anche se, come dicevamo, la capacità di far gioco dei ragazzi albanesi si fermava sempre all'ingresso in area del Monteroni tanto che il portiere non ha dovuto far nemmeno gli straordinari.

Top

Shqiperia: Bakaj A.-Kazhelj          Monteroni: Chiappone F:-Sampieri


 

Fotocronaca su "Immagini" e voti su "Sale e Pepe" di Padovani-Usap sono on line.


 

SOLO USAP E VICO  RESTANO A PUNTEGGIO PIENO


 

Crolla sotto il peso di .... se stesso il Mobili Sacchini di fronte ad un Uopini che ha saputo prima capitalizzare eppoi gestire con ordine, diligenza e capacità tattica la gara. Passata lo spauracchio inziale con Ademi che dopo trenta secondi calcia da buona posizione a fil di palo, l'Uopini regge l'urto e risponde senza scomporsi e quando arriva la prima conclusione senza pretese nell'area poggibonsese Pistolesi sbaglia la presa lasciando cadere la palla fra i piedi di Galgani che la spedisce in porta per il primo vantaggio. La rabbia dei locali non si trasforma in giocate proficue lasciando spesso il campo ai contropiedi e in uno di questi Cissé, sgambetta ingenuamente un avversario in area. Ricci freddo e preciso batte il rigore e si prende il 2 a 0. I cambi di Mannucci nella ripresa, con Cissé più avanti, non portano frutti e Ricci approfitta ancora dell'ennesimo regalo della difesa dei mobilieri involandosi verso Pistolesi e bruciandolo ancora una volta con freddezza. Ora è tutto facile per l'Uopini di mister Fantini che fa vedere buone geometrie a centrocampo e tanta energia nella difesa comandata da Mastrandrea con il Mobili Sacchini che attacca a testa bassa ma non riesce nemmeno ad inquadrare la porta.

 

Doppio Cadinu ed il Gracciano fa il pieno con l'Ancaiano che resta invece al palo. Parte bene la squadra di casa che ottiene il vantaggio con il piccolo sardo bravo a superare con un lob il portiere avversario sfruttando al meglio un lancio dalla retrovie di Floris; il vantaggio dà una mano alla squadra di Vannetti e Argtim ha l'occasione per raddoppiare ma la spreca. Chi non spreca è ancora Cadinu che fotocopia la prima rete stavolta su lancio di Calamassi. La ripresa vede finalmente l'Ancaiano mettersi sotto e spingere ed un Gracciano che si lascia andare troppo presto ma Piliu non corre trppi rischi poichè la cerniera Celestino, Floris, Carta e Bucalossi fa buona guardia.

 

Vince il Vico a Belvedere dove è stato sufficiente la forza di bomber Lorini ad affondare la nidiata di Mariani. Pochi dialoghi a centrocampo e lanci lunghi da parte del Vico che facilitavano la maestria di Nidiaci nel controllare e la rapidità di Lorini nell'affondare. Il vantaggio arriva quasi subito grazie ad un'autorete di Parigi ma poco dopo è proprio Lorini a controllare uno di questi lanci, reggere l'urto del difensore e entrare in area dove con il solito sinistro incrocia freddando Gambassi. Un fallo di mano in area vichese produce il rigore che Errera segna dimezzando lo svantaggio. La ripresa vede i tentativi dei turriti ma la difesa del poggio non si lascia scardinare, rusticano il duello Guarino-Giubbolini, ed anzi sarà ancora Lorini a segnare il definito 3 a 1 impadronendosi di un retropassaggio di Governa P. ed infilando senza pietà Gambassi.

 

Si blocca il Campiglia a Marcialla anche se la gara è iniziata con gli ospiti a gestire palla e spazi ma il primo a far male è proprio il Marcialla di mister Calosi che alla prima salita verso l'area campigliese ottiene una punizione dal limite che Lepri con una conclusione imprendibile alla destra di Volpi trasforma in vantaggio. Nella ripresa il Campiglia entra in campo con piglio diverso iniziando a verticalizzare ma Sagliano gigioneggia prima di concludere favorendo la difesa marciallina e Miano tira fuori. La difesa di casa però non può niente con il tiro di Alessio Spinelli che trasforma nelle rete del pareggio un taglio perfetto di Di Meglio.Ora il Campiglia spinge per ottenere la vittoria ed ha due buone occasioni con Corsi ed Alfa ma il Marcialla per poco, in contropiede, non dà il dispiacere ai colligiani che possono ringraziare l'intervento di Capitani che sbroglia la situazione.

 

Top

 

M.Sacchini: Giotti-Ibra             Uopini: Ricci-Mastrandrea

Gracciano: Pagni-Carta             Ancaiano: Mugnaini-Melis

S.Gimignano: Errera-Guarino   Vico: Lorini-Giubbolini

Marcialla: (scusate eh!).            Campiglia: Spinelli-Di Meglio


 

 

Usap e Padovani

 

Campionato Eccellenza UISP 2015/2016 – 3ª giornata

 

Colle Val d’Elsa,  25/9/2015.

 

ASD PADOVANI  1990   -   USAP ASD ELEMAC    1-2   (1-2)

 

PADOVANI:  Diaferia, Pagano (64’ Autieri), Petrini; Caruso (41’ Pinna F.), Pinna M., Cret; Castaldo, Grassini (62’ Rollo). Morocica,  Lotti, Fazzuoli (27’ Pineschi).

A disposizione: Bartalini, E. Pogosean, Bartali, Senesi.

 

All. Pieri

 

USAP asd: Vargas, Benucci, Rocchi F.; Pucci, Sottile, Pruneti; Pertici (68’ Panti), Graziano (53’ Bartarelli), Provvedi (79’ Coppola), Diallo, Vezzosi (41’ Cappelli).

A disposizione: Semboli, Cucini, Rea, Rocchi S., Cica.

 

All. Pellegrino.

 

Terna arbitrale: Sig. Maestrini e Sigg.ri Ruocco e Cavicchioli di Colle Val d’Elsa

 

Reti: 4’ Provvedi, 18’ Morocica, 40’ Vezzosi.

 

Note – Eccolo il primo frescuccino al passaggio di testimone estate/autunno che invita (fa rimpiangere) agli astanti una maggior copertura corporale. Spettatori da 35 (primo tempo) a 54 (secondo tempo) con grande sfoggio di bellezza femminile. Ammoniti: Pagano, Grassini e Rollo (Padovani), Pruneti e Diallo (Usap). 

 

Con l’istituzione dei 3 punti ogni vittoria è diventata preziosa, oltreché importante e distensiva per la classifica. Quella ottenuta dall’Usap Asd Ele.mac nel 19° derby colligiano con il Padovani è frutto di una partita dai due volti e assume un  contorno ancor più significativo per il distacco che infligge ad una delle rivali più riconosciute ed il chiaro messaggio che lancia al campionato ed alle altre squadre che si dichiarano in grado di contenderlo. 

I due volti della partita sono quello di un primo tempo brillante, a tratti spumeggiante, dove ha prevalso per una evidente incollatura il gioco arioso, veloce e frenetico del Padovani sorretto da un pressing asfissiante condotto a tutto campo, ma con il risultato che arride agli ospiti che hanno capitalizzato al meglio l’inizio coinvolgente equamente diviso e chiuso pragmaticamente il finale di tempo colpendo l’avversaria quando e laddove meno se lo aspettava, convinta com’era d’aver oramai il pallino in pugno. Quello della ripresa, invece, si sbianca subito, perso, sul fronte locale, nella fatica, nella stanchezza e nell’imprecisione che il campo ha preteso quale contrappasso all’infernale ritmo tenuto per buoni venticinque minuti del primo tempo e, perché no?, dalla beffarda deviazione di Grassini sul tiro di Vezzosi che ha riportato la sinergia del risultato a vantaggio degli ospiti ad onta della miglior proposizione espressa. L’Usap mantiene il suo ritmo solido e ficcante, chiudendo innanzitutto il comparto difensivo a doppia mandata con il frangiflutti Pruneti a far da prima sentinella e pungendo sulle fasce laterali laddove l’avversaria l’aveva messa in difficoltà nella prima parte di partita. 

Il gioco del Padovani si fa, pertanto, più farraginoso e prevedibile, tralasciando il gioco corale per l’estemporaneità delle giocate personali che trovano facile comprensione per le chiusure ed i raddoppi difensivi ospiti. In definitiva nessuno dei due portieri viene pericolosamente impegnato: i tentativi dei locali si spengono con soluzioni da lontano o in equilibrio precario cui la difesa ospite li costringe, non inquadrando mai lo specchio della porta. Quelli dell’Usap mancano di incisività nel momento realizzativo anche se si sono aperti in almeno due pericolose incursioni in contropiede, pur lamentando un probabile rigore non concesso. 

L’esito finale è l’esatto prodotto fra la concretezza, al limite cinica, di chi ha raggiunto la vittoria e la mancanza di continuità nell’intensità proposta da chi, invece, ha subito la sconfitta. 

La partita, peraltro, si era messo subito in salita per il Padovani che subisce gli affondi dell’Usap quasi sorpresa. E se al 2’ Pertici è fermato con decisione da Caruso nel suo tentativo d’ingresso in area, al 4’ la combinazione Pertici-Provvedi porta quest’ultimo a gestire il pallone entro i sedici metri con finta, giravolta e sinistro nell’angolino lontano a cui il generoso Pinna non sa opporsi. 

Al 9’ si propone un’azione simile sul pallone recuperato da Benucci e servito lungo linea a Pertici che vede e premia il taglio in area di Graziano che, una volta perso l’attimo fuggente per il tiro, serve il rimorchio di Provvedi che, a specchio spalancato, sbuccia la conclusione fuori sulla destra di Diaferia. 

Lo stesso Graziano al 13’ viene servito in area da Diallo, ma invece di girarsi dalla parte vuota si gira in quella cieca e la difesa locale lo chiude con vigore. 

Passato il primo quarto d’ora dove, nelle more di un confronto equilibrato sul piano sia del gioco che della corsa, l’Usap ha sfoggiato l’argenteria migliore, il Padovani inizia ad imprimere alla partita quel ritmo frenetico e tambureggiante, fino a diventare assordante, che costringe l’avversaria ad affrettare le sue giocate, a rinunciare al fraseggio fra i reparti, a dover rilanciare scavalcando la linea di centrocampo.  

Con l’avanzare progressivo dei due terzini Pagano e Petrini, il Padovani prende lentamente possesso di un certo predominio territoriale ed il goal, che arriva anche subito, del 18’ sembra quasi una piattaforma ideale di partenza per un ribaltamento dei giochi: punizione laterale battuta verso l’area da Pagano con forza e precisione e Morocica che approfitta dell’ampia libertà concessagli in sede di marcatura impattando di testa con tutto il tempo di mirare e cogliere l’angolo alto al di fuori della portata di Vargas. 

Due minuti dopo il portiere ospite si deve esibire in una perentoria deviazione con uscita a terra sul pericoloso traversone di Grassini dalla sinistra dopo una veloce combinazione con Cret; il tentativo dell’uomo a ridosso dell’area è contrato dall’uscita incontro di Pucci. 

L’armonia del Padovani è convogliata dalla regia di Grassini che dalla sua posizione centrale facilita lo smistamento dell’azione da destra a sinistra e viceversa con una velocità che consente agli esterni di mettere in difficoltà i rispettivi dirimpettai con i frenetici raddoppi e le opportune sovrapposizioni. Neanche l’infortunio di capitan Fazzuoli al 27’ riesce a rallentare il ritmo accelerato immesso dal Padovani nella partita; il sostituto Pineschi va ad incollarsi alle costole di Diallo ritenuto l’unico, nel centrocampo avversario, a poter destare un minimo di apprensione per la sua regia anarchica. Mister Pieri coglie anche l’occasione di scambiare gli esterni cercando di giocare sulle diverse caratteristiche rispetto agli avversari, ma mentre Cret continua il suo andirivieni produttivo per i propri colori e fastidioso per quelli gialloblù ospiti, Castaldo estemporaneizza i suoi affondi consentendo al reparto difensivo  di costruire una efficace opposizione. 

Nel campo dell’Usap diviene molto dispendioso il lavoro di Pertici a tenere corti i collegamenti fra attacco e centrocampo poiché Vezzosi e Pruneti sono sempre più spesso costretti in copertura rispetto a quanto sollecitati in avanti. Quest’ultimo, difatti, è costretto a spendere una preziosa ammonizione arreggendo l’avversario che gli scappa verso l’area dopo una sua avanzata infruttuosa. 

Le occasioni vivide scaturite da questo momento di splendido confronto di schieramenti sono, alfine, due, quando si scollettano gli ultimi cinque minuti. La prima è dell’Usap al 36’ allorché Diallo batte velocemente una punizione dalla tre quarti premiando il taglio in area di Provvedi, che prende quel paio di metri al difensore che gli consente di scaricare un forte diagonale che supera Diaferia in tuffo, ma finisce pochi centimetri fuori del palo opposto. Altrettanto pericoloso lo è Castaldo al 38’ che raccoglie, poco entro il limite dell’area, un traversone dalla sinistra spizzicato di testa da Pucci, sulla pressione di Pruneti controlla e tira subito sfiorando la traversa difesa da Vargas. 

E proprio quando il Padovani non se lo può più aspettare, vista anche la predominanza sul campo per destinazione, ecco improvviso il nuovo vantaggio dell’Usap per merito di Vezzosi (alla sua prima vera e propria incursione) che va al tiro dai venti metri e per sfortuna di Grassini che, uscitogli incontro per contrastarlo, causa una deviazione con una traiettoria che diviene imprendibile per la posizione di Diaferia.

Un colpo che diviene un contraccolpo per il Padovani che, fin dall’inizio della ripresa, perde tutta la sua fluidità di manovra e, soprattutto, fa calare considerevolmente il ritmo consentendo all’Usap di riprendere possesso di alcuni territori costretta a cedere nel primo tempo.  

La partita diviene maggiormente equilibrata ma, soprattutto, decisamente più brutta. 

Il pragmatismo dell’Usap ha nettamente la meglio sulle idee di gioco del Padovani anche se Mister Pieri si gioca la Carta di F. Pinna al centro area con Morocica riportato all’ala destra e Cret retrocesso ad esterno basso di sinistra per supportare i fuochi fatui di Castaldo. E’ di Petrini l’incombenza di prendere il posto di Caruso in ultima linea, immolato per il nuovo schieramento. 

Sul fronte ospite Mister Pellegrino è costretto a sostituire il, finora, match winner Vezzosi, che lamenta un infortunio al piede, con il ficcante cursore Cappelli e, di colpo il centrocampo dell’Usap diviene più dinamico e propositivo, con Pruneti che si installa davanti alla difesa e, da lì, non ce lo tolgono neanche le cannonate. 

Diallo riesce a servire Graziano in piena area, da solo, dopo pochi minuti l’inizio del secondo tempo, ma un banale errore in controllo della punta gialloblù, consente a Petrini e Pinna di chiudergli lo specchio della porta e l’occasione sfuma. 

La partita diviene più farraginosa, combattuta e spezzettata. Castaldo ogni tanto ha il guizzo pronto, ma non supera mai il secondo ostacolo. Dall’altro lato Morocica trova in capitan Rocchi un fiero e gladiatorio oppositore che non gli concede mai la profondità ed il cross in area, dove giganteggia un monumentale Pucci e Beppe Sottile fa dimenticare il suo lapsus sul gol con interventi perentori e decisivi. F. Pinna è abile nel gioco a terra, ma non trova e, spesso, non cerca il supporto dei compagni e la chiusura è l’inevitabile termine delle sue giocate.  

Sul fronte opposto la difesa locale deve fronteggiare il pericolo degli ampi spazi che l’avanzare indiscriminato del centrocampo concede e Mario Pinna portato parecchio fuori dell’area concede tempo prezioso agli avversari con falli, anche robusti.  

Al 53’, pertanto, Pellegrino richiama lo spento Graziano per l’inserimento del vivace Bartarelli che tarda ad entrare in partita, ma quando vi riesce, a metà tempo circa, trova lo spunto giusto per entrare in area dalla sinistra per presentarsi solo davanti a Diaferia; sull’incrocio delle gambe con Pagano ruzzola per terra con richiamo a gran voce del calcio da rigore da parte degli ospiti su cui il direttore di gara fa, però, chiari ed ampi gesti di continuare l’azione. 

Pieri, allora, prova a correre ai ripari inserendo nell’arco di un paio di minuti Rollo e Autieri al posto degli stanchi Grassini e Pagano nel doppio intento di irrobustire il lato destro difensivo e concedere a Morocica quell’apporto per esprimere il proprio gioco. 

L’azione buona per il Padovani potrebbe essere al 74’ quando Castaldo rispunta fuori da una lunga pausa ed inventa un guizzo in dribbling che lo porta nel cuore dell’area dalla sinistra; non trova, tuttavia, lo spiraglio per il tiro, o forse lo trattiene per un ulteriore dribbling, la palla schizza poco fuori sul rimpallo ed il tiro del compagno a rimorchio supera sì l’uscita a valanga di Vargas, ma si spegne un metro abbondante sull’esterno della rete. 

Sul ribaltamento di fronte c’è l’occasione, con le basi, più favorevole per l’Usap per chiudere definitivamente il conto allorché Panti, entrato poco prima al posto di Pertici, attira su di sé le attenzioni degli unici due difensori rimasti a coprire la sezione del Padovani per servire l’incursione solitaria di Bartarelli verso il portiere, ma il passaggio è debole, l’attaccante rallenta la corsa per controllare la palla e consente a Petrini il trafelato recupero premiato con la riconquista della sfera a sventare il pericolo. 

I quattro minuti di recupero consegnati dal Sig. Maestrini al prolungamento della partita sono più temuti che sofferti dalla difesa dell’Usap e Panti è bravo a tenere alto il baricentro della squadra controllando la palla nei punti più lontani del campo e conquistando un paio di punizioni esiziali per il conseguimento della seconda vittoria consecutiva in campionato.

 

Mariano Rocchetta

 


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