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COPPA TOSCANA

E allora ci siamo! Il risultato più atteso, quello che non poteva essere sperato ma solo sognato è arrivato. Un premio eccezionale per VICO e CAMPIGLIA che per la prima volta nella storia raggiungono insieme  la finalissima di Coppa Toscana. 

Il Campiglia di Francini a Gracciano, dopo aver subito il vantaggio del Libertà Narnali e intravisto lo spauracchio dei rigori, è stato "salvato" da Tafuro che ha segnato la rete dell'1 a 1 e regalato la finalissima mentre al Frascari "mission Impossible" risolta da Bianchi nella ripresa che ha pareggiato la rete del primo tempo de Le Querci frenando l'arroganza calcistica dei pistoiesi e trascinandoli nella kermesse dei rigori nella quale hanno accumulato un errore in più del Vico che con l'ultimo penalty realizzato da Nesi sono corsi, a braccia alzate, verso .........Campiglia. Appuntamento, anche se da confermare, a sabato 11 aprile per una finalissima tutta valdelsana, e domani potrebbe toccare al Mobili Sacchini essere protagonista nello stesso sabato.


 

Su "Sale e Pepe" il Girone A di Antonini e il Girone C di Torrero


 

Posticipo Raddese-Gracciano 0-0.  Ottimo il primo tempo fra due squadre impegnate a giocare ed a superarsi a avicenda senza risparmio di energie, la Raddese imposta ed il Gracciano risponde in un alternarsi di situazioni che non creano comunque pericoli esagerati per i portieri, poi, prima del riposo l'avveninento che segnerà la gara: una scorrettezza ed una reazione allo stessa provocano un parapiglia dal quale l'arbitro individua colpevoli Borracelli e Scilletta del Gracciano e Salvini (in panca) della Raddese. L'intervallo calma i bollenti spiriti ma ora il Gracciano è costretto a giocare in nove e difendersi dagli attacchi della Raddese che sbaglia tutto quello  che crea e, anzi, in alcune occasioni rischia la punizione nelle puntate veloci che il Gracciano pur in inferiorità numerica produce.

Top

Raddese: Fanetti A.-Butini R.                      Gracciano: Rossi-Calamassi


 

COPPA TOSCANA E COPPA DI LEGA

Torna la settimana di Coppe, torna per il secondo turno delle semifinali, torna con ancora tutte e tre le squadre valdelsane in pole per aggiudicarsi le due finalissime di aprile.

Nella Coppa Toscana il Campiglia attende La Libertà-Narnali di Prato in casa propria (mercoledì 18 marzo a Gracciano ore 21,15) dopo la vittoria in trasferta per 2 a 1. La squadra di mister Francini dopo il rallentamento in campionato  sta puntando moltissimo su questa finale a portata di mano anche se i pratesi arriveranno in valdelsa con la voglia di giocarsi tutte le carte a disposizione. Nell'altra semifinale invece il Vico, dopo il 2 a 2 in casa, va a giocarsi tutto nel Frascari, sintetico in Pistoia e solita sede di Coppa delle squadre pistoiesi, dove il quoziente di difficoltà sale per i nostri che dovranno giocarsi tutto in questa gara e con una squadra che annovera fra le proprie file tre o quattro giocatori "fuori dal comune". Funaioli dovrà fare a meno di Grassini e Fornai ma almeno potrà riavere in mezzo al campo Bianchi che proprio con Le Querci all'andata si era infortunato.

 

Nella Coppa di Lega il Mobili Sacchini, dopo il pareggio nel posticipo in campionato con l'Uopini,  giovedi 19 ore 21,15 a Maltraverso riceve il Via Nova di Pieve a Nievole con il quale aveva impattato per 1 a 1 all'andata. Mister Mannucci, al primo anno alla guida del "nuovo" Mobili Sacchini ha aperto tutti gli obiettivi "minimi", la promozine in Eccellenza e la finalissima di Coppa di Lega, non sarebbe favvero male centrarli entrambi. 


 

Posticipo Uopni-M.Sacchini 1 - 1.  Si pronosticava parità e parità c'è stata ma in verità il pari è arrivato al termine di una gara con molte sfaccettature e che, soprattutto, in ogni momento poteva prendere una via diversa dal pareggio. Il primo tempo è stato di chiara marca poggibonsese con i mobilieri più vivaci ed aggressivi  che ottenevano con Levica la prima rete, autore di un'azione personale insistita e superato iin area il controllore spalla a spalla tirava  e segnava il vantaggio. Il Mobili Sacchini continuava a comandare le operazioni sfondando la difesa dello Sporting con facilità ma senza poi concludere con precisione o trovando la traversa,  poca la reazione dei locali di Nocciarelli che imbastivano un paio di contropiedi senza ferire. La ripresa vedeva pian piano salire in cattedra l'Uopini e il Sacchini faticare a tenere il campo, ora erano Guerrini e Brutti a cercare di far male anche se la rete del pareggio la segnava ancora Ricci che di testa spizzicava un cross dalla destra che ingannava Gambassi. la gara si apriva ad ogni possibile risultato con stop and go continui ma Guerrini, ben appostato a centro area, veniva servito perfettamente da Brutti giunto sul fondo,  stampava sul palo alla destra di Gambassi, mentre poco dopo Levica aveva la palla giusta a quattro metri da Ciulli ma gli sparava addosso contribuendo  a mantenere il risultato di parità.

Top

Uopini: Mastrandrea-Beranrdini    Sacchini: Pagni-Levica


 

Fotocronaca su "Immagini" ed i voti su "Sale e Pepe"

QUEL PUNTO, LASSU' SUL POGGIO, FA BENE ALLA STAGIONE DEI GIALLOBLU

Il poggio non si è infiammato troppo di calcio giocato questo pomeriggio e se non fosse per qualche fiammella orale di troppo il ricordo della gara svanirebbe presto. Ciò che di sicuro non svanirà è il punto preso dall'Usap a casa dei campioni che per la prima volta in questo campionato entrano nello spogliatoio di casa senza la vittoria, punto ottenuto con pieno merito e con una prestazione agonistica autorevole, difeso nella prima frazione dove il Vico, anche se mai devastante, ha tenuto bassi i gialloblu poggibonsesi con le infilate di Lorini sulla sinistra e di Grassini sulla destra e con il bomber del poggio che un paio di volte ha mancato il tiro nello specchio da posizione vantaggiosa e quando su punizione ha trovato il pertugio nella barriera usappina ci ha pensato Vargas a deviare in angolo la palla maliziosa. In questo frangente la difesa ospite si è applicata con impegno lasciando il minimo indispensabile ai più quotati avversari. La ripresa invece ha visto una crescita dell'Usap che a centrocampo ha bloccato i rifornimenti per le punte avversarie e rilanciato spesso spostando il baricentro del gioco nel mezzocampo locale con le puntate di Graziano e Ale Panti accuditi dal gran lavoro di Casini, Vezzosi e Diallo che a turno tarpavano e rilanciavano con energia imponendo ritmo e consigliando anche gli avversari a non osare più di tanto. Scorre via il campionato solitario del Vico e si consolida la posizione di seconda forza del campionato per l'Usap.

Anche a Marcialla il San Gimignano continua la striscia positiva, non arriva la quarta vittoria consecutiva ma un meritato pareggio di fronte ad una delle squadre più importanti del campionato. Il primo tempo ha visto in campo un equilibrio esasperato frutto di un confronto gagliardo ma correttissmo e più dei locali sono stati gli ospiti a mettersi le mani nei capelli per la traversa colpita direttamente da angolo da G. Goveran. La ripresa ha visto scendere in campo un Marcialla più convinto e volentoroso che ha piano piano conquistato il centrocampo presentandosi più sovente di fronte a Capperucci che stasera, almeno un paio di volte, se l'è cavata alla grande sbarrando la propria porta e quando non c'è arrivato c'ha pensato la traversa. Il San Gimignano, in questa fase della gara comunque, reagiva puntando sui rapidi contropiedi orchestrati soprattutto da G. Governa ma le puntate si affievolivano sempre prima dell'ingresso in area. Un pareggio buono per il Marcialla e insufficiente per i turriti

Pareggio a Castellina in Chianti, fra il Tavarnelle (oggi in casa) ed il Castellina di Panti. Tutto nel primo tempo le cose da segnalare con la prima rete della gara dopo neanche cinque minuti ad opera di Guarducci che ben appostato riprende la ribattuta di Romano su tiro di Relidion che era andato via bene in area, la gara si calma ma si riaccende dopo un quanrto d'ora con la punizione da trenta metri di Benato che sorprende Tinacci e guadagna il pareggio e quando al Tavarnelle capita l'occasionissima per il rigore ottenuto da Guarducci (steso in area dopo una bella combinazione con Tellini F.)lo stesso batte centrale e Romano blocca e salva il risultato. La ripresa è molto più povera di emozioni con il gioco che ristagna a centrocampo e solo Mercugliano riesce a segnare ma l'arbitro annulla per fuorigioco. Il Tavarnelle così abbandona ogni speranza.

Si prende l'intera posta lo Staggia nei confronti dell'Asav ma con tanta difficoltà. Il primo tempo scorre via semza regalare patemi d'animo e con i portieri mai impegnati, la ripresa si ravviva intorno al decimo con l'azione che sarà quella definitiva, punizione battuta da Landolfi in area per Mariani che di testa appoggia e Shemsho che da due metri la scaraventa in porta. L'Asav non ci sta e mette pressione agli uomini di Milanesi costretti a subire la voglia di non uscire battuti del poggibonsesi che si gettano all'attacco senza che i locali possano cogliere l'occasione per chiudere la gara che comunque arriva alla fine senza che Cinquini abbia dovuto effettuare gli straordinari.

Lunedi un succolento Uopini-Mobili Sacchini e martedi Raddese-Gracciano a completare il turno.

Top

Vico: Baldini-Grassini                              Usap: Diallo-Sottile

Marcialla: Pertici-Provvedi                     San Gimignano: Capperucci-Governa G.

Tavarnelle: Tortelli-Relidion                   Castellina: Fellini-Antonelli

Staggia: Landolfi-Shemsho                     Asav: Ciacci-Cicali


 

Le formazioni iniziali, il DG Fanelli, il quadrilatero Usap e Funaioli ...a consigliare!

 

Campionato Eccellenza Uisp 2014-15 – 24ª Giornata

 

A. S. D. Vico d’Elsa House+ – Usap ASD Elemac   0-0   

 

Vico d’Elsa, 14/3/2015

 

Vico d’Elsa Asd: Valiani, Pruneti, Puccioni; Fontanelli, Baldini, (79’ Bueti), Fornai; Grassini, Tosi,  Lorini, Dei (76’ Mangino), Fermi (47’ Sagliano).

A disposizione: Evacuo, Matteagi, Vagaggini, Novelli, Nesi, Saracini.

 

All. Funaioli. 

 

USAP ASD Elemac: Vargas, Sottile, Rocchi F.; Casini, Marmo, Diallo; Pogosean, Graziano, Cica, Vezzosi, Bartarelli (67’ Panti).

A disposizione: Galgani, Panichi, Rocchi S., Cinci, Coppola, Damiani, Masseti, Rea.

 

All. Pellegrino

 

Arbitro: Sig. Fanelli di Chianciano Terme.

 

 

Note: Cielo ingrigito da una coltre nubica senza soluzione di continuità che accalca il freddo sui substrati in modo da farlo decrescere al suolo con tranquillità. Spettatori 79, con l’aggiunta di tre cani che scorrazzano gioiosi lungo il percorso erboso laterale. Ammoniti: Diallo e Tosi.

 

Tanto tuonò  che ….. non piovve! Come tutti i match-clou che si rispettano lo scontro tra la prima e la seconda del Girone B del Campionato Amatori senese ha lasciato parecchio a desiderare sul piano del gioco, decisamente bloccata sul piano delle intenzioni, laddove ha prevalso nettamente la logica del (primo) “vediamo di non prenderle” piuttosto che andare a ricercarle. Lo 0-0 finale non è che la sintesi ideale di una partita che ha tenuto  a battesimo soltanto un “figlio unico”, al 23’, di Lorini su punizione laterale calciata verso il primo palo e a cui Vargas risponde all’incertezza della disposizione della barriera con una perentoria deviazione in calcio d’angolo.

Poi, per ritrovare un’ulteriore tiro in porta da ambo le parti, è doveroso forzare le proprie interpretazioni e darne legittimità al tiro di Cica del 33’ partito e arrivato a salve o al diagonale di Lorini al 57’ che si strozza in partenza contro il terreno di gioco, o al tiro da lontano di Cica al 74’ che Valiani attende fra le braccia in posizione da un pezzo.

Rispetto, o forse timore, dell’avversaria è ciò che è prevalso nella configurazione tecnica dei rispettivi attacchi e se vuoi apprezzare veramente la partita, devi scendere al piano tattico, all’agonismo espresso fino all’esasperazione, laddove qualsiasi palla, per aria, per terra, a mezza dria, viene contesa con ardore, difesa come se fosse una figlia vergine, conquistata quasi fosse la collina di Iwo Jima.

E se la si vede sotto questo aspetto, ecco che la partita diventa, d’incanto, bellissima, poiché non c’è un solo protagonista che manca di fare la sua parte e la rigidità delle consegne personali viene rispettata alla lettera senza uno sbaffo, uno sgravio fiscale, un lascito in un impeto di generosità. Il terreno se lo si conquista con forza, coraggio ed enorme dispendio di energie ed ogni piccolo metro si trasforma nel mattoncino per lo scenario successivo che appare e scompare a ritmo vertiginoso come lo è quello intrapreso da entrambe le formazioni nei momenti di maggior acme nell’intento di sopraffare, ora l’uno in contrapposizione dell’altro, i tetragoni dispositivi difensivi che finiscono per innalzare un inno alla insuperabilità.

Capitan Baldini, Grassini e Lorini su un fronte, Vargas, Casini e Diallo sull’altro mantengono altissima la concentrazione dei propri compagni sull’atteso della partita, che al minimo errore, pronta è la reazione a riparare e, in conseguenza, a chiudere i varchi che odorano di pericolo e riproporre la controtendenza all’avversario, anche solo per intimidirlo acciò che potrebbe aspettargli.

Con la forzata mancanza di Nidiaci, Fiordaliso e Bianchi, Mister Funaioli non se la sente di riproporre colui che scardinò l’andata andando sull’usato sicuro ed agganciare Fermi al Lorini “superstar” con Dei al rifornimento, spaesato per vieppiù del tempo anziché procacciatore. Nell’Usap alle mancanze di Ciufegni e Berti (l’attaccante più in forma del momento) si ovvia col tridente leggero e l’avanzamento di Casini in mediana, giacchè Masseti è costretto ancora ai box, pur avendo assaggiato perlomeno la panchina quest’oggi. La sorpresa (anche se non lo è) viene dalla riproposizione di Marmo al centro della difesa a distanza di quattro giornate dall’ultimo impiego e la risposta è stata brillante, da grande atleta e serio professionista qual‘è. Le coppie di centrocampo sono fisse anche se non stabili (è il movimento, in blocco o per singoli capi, il filo che lega la partita in maglie così strette da tracciarne quasi un reticolato): Tosi va a caccia di Diallo onde limitarne lo strapotere sulle palle alte e costringerlo, soprattutto, a tenere basso il baricentro di partenza, Dei incrocia sguardo e tackle di Casini che volentieri lo molla al compagno difensivo piuttosto di lasciare scoperta la base del centrocampo, mentre Vezzosi e Fornai, che dovrebbero confrontarsi, si ignorano completamente pensando, ognuno, ai fatti suoi sia in fase di copertura che, soprattutto, di impostazione. 

Sulle fasce Rocchi attende Grassini e non gli lascia  spazio ove ondeggiare tanto che l’ala vichese preferisce scambiare le zone di competenza con Lorini quando questi, per affrancarsi dal francobollo di Pogosean, allarga il suo raggio d’azione. Sul fronte opposto Puccioni tiene lontano Graziano dall’area più di quanto non faccia il comportamento tattico dell’esterno ospite che gioca più basso nel tridente dell’Usap. 

In fase difensiva, detto di Pogosean sullo spauracchio Lorini, sull’altro fronte Fontanelli prende Cica ovunque si sposti e Baldini intimidisce Bartarelli.

Il primo trambusto nei pressi delle aree è, naturalmente, di Lorini, al 7’, con una sventagliata alta per finalizzare un’azione personale iniziata e persa per i vicoli da Fermi. Un minuto dopo è sempre Lorini che risponde presente al culmine di un contropiede imbastito da Fornai e finalizzato da Dei, ma la palla è troppo veloce e lui la sfiora soltanto prima dell’intervento risolutivo di Vargas.

L’Usap risponde al 12’ con una punizione che Vezzosi batte nel cuore dell’area locale, dove Bartarelli effettua un anticipo interessante, ma non regge la pressione di Baldini e si lascia sfuggire il controllo della palla consentendo a Pruneti di intervenire in disimpegno.

L’abbrivio dell’azione del Vico è palla a terra cadenzata dal passo di Fornai, ma non appena si arriva nell’interlinea difensiva dell’Usap ecco entrare in gioco l’agone della battaglia e del calcio alla palla per toglierla dal fuoco bollente. E qui accampa una delle doti migliori dei locali il rinvio al volo sul rinvio avversario, tutto incentrato, principalmente, all’interno del campo, tecnicamente nello spazio aperto dove sferraglia con la sua irrefrenabile progressione Lorini. Quando Pogosean capisce che non può e deve lasciargli neanche un metro in partenza e, pertanto, stringe la marcatura, il duello si fa bello e ossessionante. Al 23’ l’attaccane locale conquista un’interessante punizione dal limite dell’area, tutta spostata sulla sinistra. La barriera sembra perfetta, ma il suo sinistro sbuca inaspettato sul lato corto che dovrebbe coprire il primo palo e ci vuole tutta la prontezza di riflessi di Vargas per deviare la palla in angolo senza voler nemmeno sapere dove sarebbe, eventualmente, finita.

L’Usap stanca di patire questo tipo di situazione che potrebbe minarle la sicurezza dispositiva chiama i suoi uomini (Graziano in particolare) a tenere e congelare la palla il più maggiormente possibile sopra la linea di centrocampo e cercar di servire le punte. La linea di demarcazione che copre la difesa vichese, tuttavia, non permette una gestione facile del gioco e non consente mai alle punte avversarie di trattare l’uno contro uno con i difensori che, quando la palla passa, non sentono fronzoli, colpo al volo o, comunque, di prima intenzione ed eventuale pericolo posticipato (Fontanelli docet).

Diventa talmente castrante questa situazione per l’attacco dell’Usap che quando capita un invitante pallone a Cica, fronte alla porta, in posizione centrale, con la copertura difensiva in leggero ritardo, al 33’, il tiro gli parte strozzato e arriva completamente disinnescato tra le braccia di Valiani.

Il Vico risponde a questa parvenza di pericolo al 37’ allorché sugli sviluppi di una punizione che Lorini sbatte contro la barriera, la palla giunge lateralmente a Fermi che calcia lesto per spegnerla soltanto sul’esterno della rete difesa da Vargas.

Se il primo tempo è stato combattuto vigorosamente, determinato, ancorché apprezzabile, pur se arido di contenuti finalizzatori, la ripresa si rivelerà ancora più repressa con le singole azioni che scaturiscono, più dal caso o da momenti di ridotto tono agonistico di cui poter approfittare, che dalle intuizioni dei partecipanti.

Come all’inizio il primo ad aprire le danze è il solito Lorini che al 44’ su una punizione invertita (forse l’unica incertezza del bravo Sig. Fanelli di Chianciano Terme) coglie l’ultimo uomo della barriera con il suo potente sinistro verso il palo difeso da Vargas.

Risponde anche l’Usap su punizione, con Pogosean al 46’, con traiettoria centrale e alta di un metro abbondante.

Dopo sei minuti Pellegrino apre il portale delle sostituzioni richiamando Bartarelli per Panti..

Risponde Funaioli inserendo Sagliano per Fermi per prendere in mano il centrocampo e lasciare più ampia libertà allo spaziare di Lorini che si fa vedere anche sul fronte destro dove, però, trova un rientrante Rocchi con l’attenzione a mille.

A pagare di più sul piano della proposizione pare la scelta dell’Usap poiché Panti si rende protagonista di un paio di azioni interessanti dalle parti di Valiani: al 56’ si fionda sul lancio in profondità di Cica venendo anticipato con prontezza di riflessi dall’uscita di piede del portiere locale; al 58’ fugge via sull’out sinistro per mettere al centro un traversone teso sul quale Graziano arriva d’un soffio in ritardo consentendo a Pruneti di allontanare il pericolo.

Le opportunità per l’Usap continuano al 63’ allorché Pogosean allunga palla in area da fallo laterale, il rimbalzo è imprevedibile per il piazzamento di Pruneti e Fontanelli e ci vuole tutta la bravura in acrobazia di Baldini per togliere via, in mezza rovesciata, la palla dalla disponibilità dell’accorrente Cica.

La seconda metà della ripresa consiglia maggior prudenza ed attenzione ad entrambe le squadre. Una ripartenza improvvisa del Vico a rinviare una punizione maldestramente calciata da Sottile consente il servizio a Lorini in due passaggi, ma la punta è, seppur di poco, in fuorigioco (il tiro, comunque, era finito appena fuori del palo destro).

Al 74’ ci prova Cica da lontanissimo, ma il tiro arriva debolmente dalle parti di Valiani.

L’equilibrio è arrivato al suo culmine massimo ed anche la tensione fra i protagonisti viene mantenuta sul sottilissimo filo dell’avventura. E’ bravissimo il Sig. Fanelli a stemperare nel finale un banale malinteso ed a cavalcare la partita nel suo complesso in maniera veramente egregia limitando il suo intervento disciplinare ai soli due cartellini gialli scaturiti a latere dell’infuocato duello Diallo/Tosi.

L’Ultima emozione proprio nel finale di gara quando Diallo viene fermato fallosamente prima dell’ingresso dell’area: la punizione, pur interessante, viene battuta con deconcentrazione dall’Usap e su quest’ultima traiettoria viene vidimato il triplice fischio che consegna la partita al novero delle incompiute.

 

 

                                               Mariano Rocchetta  

 

 

 


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