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IL "MEMORIAL" ALL'USAP CHE HA LA MEGLIO SULLA CICLI MAGGI AI RIGORI

Nel bel verde di Castellina Scalo la prima uscita dell'Usap fra ...sogno e realtà. Fra gli spettatori Mister Ponte interessatissimo .....al campo.


 

 

Il "ricordo di Massimo", le due formazioni iniziali e le premiazioni

 

La nona edizione del “Memorial Massimo Conti” coincide anche con la prima amichevole pre-campionato dell’Usap Asd Elemac targata 2014/2015, avendo deciso, il team tecnico-professionale condotto da Massimiliano Pellegrino, di concentrare tutte le proprie attenzioni fisiche e psicologiche sulla insistente ricerca dell’amalgama tecnico tattico all’interno del gruppone formato nuovi e vecchi ragazzi di stagione.

 

Al riconfermato campo di Castellina Scalo l’Usap, pertanto, va ad incontrare la Società, forse, più prestigiosa della scorsa stagione: il Team Cicli Maggi di Forte dei Marmi che può fregiarsi, a gran ragione, del titolo di Campione d’Italia Amatori, dopo essersi aggiudicati, naturalmente, prima il titolo provinciale e, poi, quello regionale.

 

Agli ordini della terna arbitrale comandata dal Sig. Walter Leonardi di Firenze (coadiuvato dai collaboratori Cucini e Biotti) il 9° Memorial Conti ha inizio alla ore 15.30 come da programma, espletando, quale antipasto, tutto ciò che attiene alla sua commemorazione a cominciare dal minuto di raccoglimento in onore di Massimo.

 

Alla presenza del consiglio dell’Usap, rappresentato nella sua larga maggioranza, delle accompagnatrici (mogli e figliole) di alcuni dei graditi ospiti e del fratello maggiore di Massimo, Fabio Conti,   le squadre si affrontano, per quanto riguarda il primo tempo, con i seguenti schieramenti:

 

USAP – Vargas, Sottile, Rocchi F.; Casini, Vezzosi, Masseti; Pogosean (cap.), Graziano, Panti, Bartarelli, Diallo.   All. Pellegrino.

 

CICLI MAGGI – Vitaloni, Pelliccia, Neri; Breschi, Mainero (cap.), Azioni; Piccini, Ulivi, Ranucci, De Angeli, Giannoni. All. Tognocchi.

 

 

Neanche il tempo di accomodarsi per gustarsi la partita che gli ospiti creano i presupposti per rendersi pericolosi sulla sinistra con veloce combinazione Giannoni-De Angeli con quest’ultimo che smarrisce il controllo del pallone una volta giunto dinanzi a Vargas. 

 

L’Usap risponde una paio di minuti dopo con Graziano che offre una possibilità simile a Panti (un ritorno graditissimo quello del “vecchio” capitano alla ricerca dei sapori anzitempo smarriti) ma il controllo si perde anch’esso fra le braccia del portiere. 

 

L’Usap sembra avere una maggiore voglia e lucidità nel promuovere le azioni pericolose e al 6’ confeziona una splendida e ariosa azione che parte dall’innesco di Diallo sulla tre quarti che cerca Graziano sull’out sinistro con richiesta incorporata a Fabio Rocchi di salire sulla medesima fascia per un pallone di ritorno che la punta capitalizza verso l’angolino basso alla destra di Vitaloni, costretto all’immediato tuffo per evitare il pericolo

 

Il movimento del tridente d’attacco infastidisce la linea difensiva ospite che richiama a gran voce l’aiuto dei centrocampisti bassi in modo da far girare a vuoto il pressing gialloblù per cercar di approfittare dei tagli verso il versante sinistro dove imperversa Giannoni. Il capitano Pogosean, difatti, deve dare più d’un occhio di attenzione alla estrema del Cicli Maggi costretto com’è ad abbassarsi fin sulla linea di fondo.

 

La risposta dell’Usap, tuttavia, non si fa attendere ed è ferale poiché al 15’, su una ripartenza, Bartarelli evita lateralmente l’intervento difensivo e serve perfettamente il taglio di Graziano che non ha difficoltà a scansare l’entrata in ritardo di Pelliccia e fulminare Vitaloni con un angolato diagonale.

Lo scompaginamento della formazione ospite è tale che Vezzosi al 19’ opera un poderoso break in ripartenza coinvolgendo Diallo (anche il suo un gradito ritorno laddove si era espresso non appena diciottenne) che fornisce un assist al bacio per Panti sul fronte destro, ma sul piede, il destro appunto, debole e la sua conclusione non impensierisce la posizione di Vitaloni.

 

Punto sul vivo il Cicli Maggi intensifica la propria condotta tecnica avanzando il baricentro del centrocampo e chiamando le due punte ad allargarsi con continuità nell’intento di confondere il tetragono schieramento difensivo locale. 

 

E’ un giochino che porta i suoi frutti al 28’ con Giannoni che serve il movimento slalomeggiante di Ranucci che sbuca in area dalla sinistra per superare l’uscita di Vargas con un delicato lob che va ad adagiarsi con leggiadria in fondo alla rete.

 

Ma non c’è neanche il tempo di esultare o farsi i complimenti nelle fila ospiti che, appena un minuto dopo, su un cross, senza molte pretese peraltro, di Graziano dalla sinistra Vitaloni in uscita e Pelliccia, sotto di lui, provocano un pasticcio di cui Bartarelli è lestissimo ad approfittare ed accarezzare la palla gonfiando la rete rimasta incustodita.

 

Chiaramente il Cicli Maggi non la prende molto bene. Al 32’ è il solito Ranucci che imperversa sulla sinistra, salta facilmente l’opposizione di un difensore e lascia partire un preciso rasoterra lungo l’area piccola che taglia fuori portiere e mezza difesa e ci vuole tutta la bravura… e lunghezza … di Diallo per intercettare in scivolata il pallone ed allontanare il pericolo (De Angeli già pronto ad accompagnare l’occasione entro la porta sul lato opposto).

 

Al 37’ ci riprova l’Usap con l’avanzata di Pogosean che scambia alla bell’e meglio con Bartarelli e lascia partire un bel tiro dall’angolo destro dell’area che sorvola di non molto la traversa.

 

Ma l’occasione più ghiotta ed importante ce l’hanno gli ospiti proprio alla scadenza del tempo allorché Giannoni costringe Pogosean ad una prolungata operazione difensiva all’altezza del calcio d’angolo sinistro, il capitano locale vince il confronto personale, ma il suo rinvio è facilmente preda di Mainero al limite dell’area che non ci pensa su e lascia partire un gran tiro che piega le mani di Vargas e lo vede accarezzare, con enorme sollievo, la traversa uscendo sul fondo dopo aver attraversato l’intero specchio della porta.

 

Risultato finale del primo tempo, quindi: Usap – Cicli Maggi 2-1 con reti di Graziano al 15’, Ranucci al 28’ e Bartarelli al 29’. 

 

Il secondo tempo ha inizio con le seguenti formazioni in campo, poiché l’Usap presenzia a questa ricorrenza con ben 23 effettivi contro i soltanto 14 di un rimaneggiato Cicli Maggi:

 

USAP – Vargas, Sottile (61’ Lunelio), Cinci (70’ D’Alessandro); Casini, V. Berti, Masseti (56’ Damiani); Pogosean (cap.), Gragnoli (47’ Rea), J. Berti (70’ Macrì), Cica (70’ S. Rocchi), Diallo.   All. Pellegrino. A disposizione rimane Galgani.

 

CICLI MAGGI – Vitaloni, Pelliccia, Neri; Breschi, Antonpaoli, Azioni; Piccini, Ulivi (49’ Francesconi), Ranucci, De Angeli, Giannoni. All. Tognocchi.

 

Nelle intenzioni della ripresa il Cicli Maggi dovrebbe aggredire fin da subito l’Usap per metterle pressione e costringerla all’errore per avere l’occasione di riequilibrare il risultato. La prima azione d’attacco, come nel primo tempo, ‘ proprio la sua, ma si spegne contro l’opposizione di Sottile. Al 42’, pertanto, l’Usap fa capire che non se ne starà proprio a guardare con una combinazione volante fra gemelli che vede Vieri mandare al tiro Jacopo, ma di destro, e Vitaloni rende facile un’occasione che aveva le stimmate della pericolosità. 

 

La verve dell’Usap prosegue anche nei minuti successivi, con i nuovi entrati che vogliono mettersi in mostra fin da subito. E’ il caso di Gragnoli che riceve un invitante pallone in profondità da Diallo e vi ci fionda anticipando il proprio difensore che vede bene di commettere fallo spingendolo da tergo poco prima dell’area di rigore. Purtroppo nella dinamica dell’azione Gragnoli va a franare sul portiere in uscita e cade malamente sulla spalla sinistra riportando una forte contusione che lo costringe prima ad abbandonare il campo e, quindi, di considerare l’idea di farsi visitare a fine partita. Una cosa che non ci voleva per l’attaccante buonconventino che aveva affrontato questa avventura propostagli dall’Usap con grande entusiasmo e voglia di fare bene e che lo vedrà costretto ai box per un tempo che, gli auguriamo, sia il più breve possibile.

 

La punizione comandata dall’arbitro fiorentino Leonardi al 48’ vede Pogosean sferrare un gran rasoterra verso l’angolino scoperto dalla barriera dove Vitaloni giunge alla deviazione con una gran risposta in tuffo.

 

Due minuti dopo sembra bell’e che preparata la frittata per i Cicli Maggi poiché Pelliccia protesta vibrantemente per una punizione non concessa a centrocampo profferendo qualche parolina spiacevole di troppo e all’arbitro non rimane che invitarlo a sbollire gli arroventati spiriti fuori dal campo.

 

Rimasto in dieci non è che il cicli Maggi si sgomenta più di tanto. Mister Tognocchi riaccomoda il suo impianto tattico arretrando De Angeli davanti alla difesa e lasciandolo libero di fare quel che gli pare (e lui ne approfitta ingordamente) ed allargando esasperatamente le punte Giannoni e Ranucci consentendo ai propri centrocampisti di incunearsi centralmente, a turno, disorientando la difesa avversaria.

 

Ed è quello che esattamente succede al 52’, complice la malaccortezza difensiva dell’Usap che si fa sorprendere da una punizione centrale battuta rapidamente con Giannoni che si ritrova, al termine di un preciso taglio in profondità, davanti a Vargas eludendo il fuorigioco. Facile per lui aggirare il portiere e depositare il pareggio nella porta vuota.

 

L’Usap, conscia anche di aver la possibilità di sfruttare l’uomo in più, cerca di portarsi nuovamente in avanti alla ricerca di un nuovo vantaggio. Ci prova Jacopo Berti con un gran tiro al volo di sinistro su apertura precisa del gemello, ma Vitaloni gli nega la gioia del goal con un preciso intervento sull’angolino destro.

 

Di contro Beppe Sottile riesce a smorzare la penetrazione da destra di Ranucci che ha superato l’opposizione di Cinci e Rea e la partita vive sulla miscellanea di possibilità che l’una cerca di carpire all’altra sul sottile filo dell’errore commesso, del dribbling riuscito, del passaggio millimetricamente calibrato. 

 

Quando ciò succede al 69’ è Lunelio (subentrato da poco a Sottile) che cerca e trova con un cambio al bacio Michele Rea sul fronte sinistro che entra in area con un dribbling secco su Azioni e lascia partire un calibrato tiro a giro verso l’angolo lontano dalla portata di Vitaloni che va, però, a stamparsi contro la traversa tagliando, peraltro, la possibilità a Pogosean, lì sotto, di poter approfittare di un rimbalzo vantaggioso.

 

Al 72’ risponde il Cicli Maggi allorché sul traversone di Neri in piena area portiere e difensore pasticciano leggermente consentendo a Ranucci di impossessarsi della sfera e terrorizzare l’intera difesa con finte e contro finte fino a consegnarla fra le braccia di Vargas tuffatosi a terra. 

 

Al 75’ l’Usap ha un ulteriore sussulto con Macrì (subentrato a Berti al 70’) che va a contendere palla alta a Breschi nell’uno contro uno prima del portiere, ma sulla ricaduta è più lesto il difensore che consente al proprio compagno di impossessarsene prima dell’intervento dell’esperto avversario.

 

Nei minuti di recupero le ultime emozioni, una per parte. La prima è sul versante Cicli Maggi e fa venire i sorci verdi all’Usap poiché Giannoni riesce ad avere la meglio dell’opposizione difensiva dalla destra e lascia partire un gran diagonale che mette i brividi, ma si spegne di poco oltre il palo alla destra della porta difesa da Vargas. Poco dopo è Lunelio che imbastisce un’azione personale dalla tre quarti lasciando per strada un paio di avversari, ma al momento del tiro dal limite dell’area, il pallone ha un leggero sobbalzo costringendolo ad un tiro ben diverso da quello che era nelle sue intenzioni. 

 

Fischio finale sancito, quindi, sul risultato di parità per cui:

 

Risultato finale del secondo tempo: Usap – Cicli Maggi 0-1 con rete di Giannoni al 52’.

 

Risultato finale dalla partita: Usap – Cicli Maggi 2-2  e

 

Viene affidata alla lotteria dei calci di rigore la consegna del 9° Trofeo del “Memorial Massimo Conti”.

 

La sequenza finale dei tiri dal dischetto è la seguente:

 

Cicli MaggiUsap

 

Ranucci  traversaPogoseangoal

Giannoni        goalDiallogoal

De AngeligoalRea        goal

AntonpaoligoalMacrìparato

Breschi    paratoDamiani        parato

Vitaloni       fuoriBerti V.        goal

 

La vittoria finale arride, pertanto, all’Usap Asd Elemac per 6-5 dopo i calci di rigore. 

 

Al termine della partita vengono effettuate le rituali premiazioni sul campo di gioco a partire dal doveroso ringraziamento all’amico Walter Leonardi di essersi e averci reso partecipe di una direzione di gara laconica ed efficace, dei due migliori giocatori delle due squadre Giannoni per i Cicli Maggi, Graziano per l’Usap, dei due trofei per le due squadre, il primo posto dei quali consegnato, come consuetudine, da Fabio Conti, fratello maggiore dell’indimenticato Massimo.

 

La serata si conclude con una gioviale festicciola a base di panini con salame, prosciutto e formaggio offerti dall’organizzazione del Memorial, innaffiati con vino novello o acqua e bevande (coca cola e aranciata) per i più spartani, in un vero e proprio bagno di allegria e amicizia.

 

Considerazioni finali: L’Usap è entrata istantaneamente nell’ottica difficile e tormentata del campionato che sta per iniziare, ben conscia di doversi giocare, sul tavolo di una roulette tutto da decifrare, la sua forza, la sua ambizione, la sua storia, la sua considerazione, ed è ciò che la attende a partire fina dal prossimo sabato dovendosi misurare con la giovane e rampante (è proprio il caso di dirlo) Virtus La Rampa di Tavarnelle.  E’ questo li merito di un confronto pari a quello effettuato con il Team Cicli Maggi che, anche se decisamente rimaneggiato nei suoi effettivi, ha costretto i ragazzi gialloblù a toccare con mano il tipo di difficoltà che dovranno aspettarsi giornata dopo giornata nell’affrontare la prossima impegnativa stagione. Questa avversaria ha dato all’Usap un saggio di quello che potrebbero essere i suoi limiti e le sue ambizioni. scoprire ed esaltarsi nella sofferenza nei momenti in cui ti rendi conto di avere un avversario effettivamente superiore, e non darsi mai per vinto; capitalizzare al massimo i momenti in cui le cose riescono bene. Se le battute a vuoto saranno, infine, limitate al minimo, perché non coltivare anche la giusta ambizione?

 

A proposito, chissà come avrebbe commentato i’ Capoccio da lassù, dal suo privilegiato posto d’osservazione, la partita di questo pomeriggio?

“Ma guarda che macchiette! Nemmeno con una squadra ridotta in dieci so’ riusciti a vincere. E per poco non perdono pure……”

Si credo proprio che avrebbe commentato così!

 

 

Mariano Rocchetta.

 

 

 


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