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FINALISSIMA COPPA TERRITORIALE

 

USAP ANCAIANO 2 2 (6 5 dopo i calci di rigore)

 

I migliori  =  Tutti quanti ; 16 giocatori dell'Usap

                                              16 giocatori dell'Ancaiano

                                               le 2 guide tecniche

                                              la terna arbitrale

Tuttavia , "The man of the match" - per me - Amedeo Boldrini

Coppa Territoriale UISP 2017/2018 – Finale

 

 

Colle Val d’Elsa, 10/5/2018.

 

USAP ASD ELEMAC   -  G. S. ANCAIANO A.S.D.  6-5 d. c. rig.    (2-2; 0-0; 4-3) 

 

USAP ASD: Volpi, Castaldo S., Rocchi F.; Pruneti (54’ Forte), Cipriani, Pucci; Pogosean (58’ Fedi), Graziano (70’ Puccio), Boldrini (65’ Patoku),  Giannini, Masseti (62’ Trotta).

A disposizione: Romano, Rocchi F., Rea, Sanguigni.

All. Pellegrino.

 

ANCAIANO: Pietroni, Virgili, Bianciardi (73’ Lorenzetti); Viti, Nencini,  Khemiri (45’ Fontani); Melis, De Carolis (75’ Silvestri), Federici, Mugnaini (62’ DePau; 84’ Di Giorgi), Mutas.

A disposizione:  Cinquegrana, Saburri, Machetti, Al Quardy.

All. Nocciarelli

 

Arbitro: Terna arbitrale: Sig. Meconcelli, coll.ri Chellini e Caoduro di Siena.

 

Reti: 21’ Pogosean (U), 28’ Federici (A), 34’ Mugnaini (A), 40 + 3’ Boldrini (U).

 

Sequenza rigori: A-Melis (parato), U-Fedi (gol), A-Mutas (parato), U-Giannini (gol), A-Di Giorgi (gol), U-Puccio (gol), A-Nencini (gol), U-Forte (traversa), A-Viti (gol), U-Cipriani (gol).

 

NOTE: Serata godibile e tranquilla che riappacifica con il gusto di godersi una partita di calcio in santa pace senza qualcuno che ti imponga di stare zitto. Spettatori 100 + 1 bimba e 1 cane. Ammoniti: Pogosean, Masseti e Trotta nell’Usap; Viti, Lorenzetti e De Carolis nell’Ancaiano.

 

 

ANTEFATTO

 

Al “G. Manni” di Colle Val d’Elsa va in scena l’atto conclusivo della stagione amatoriale per le squadre di Eccellenza della Provincia di Siena: la finale della 1ª edizione della Coppa Territoriale, torneo nato per soddisfare l’esigenza delle compagini provinciali di potersi confrontare totalmente per la conquista di un torneo, nel suo piccolo, anche prestigioso e, nel contempo, riempire quei vuoti che, man mano, si formano nei calendari dei tre campionati provinciali.

 

Al passo di soglia due Società importanti del panorama UISP provinciale che escono dal campionato di Eccellenza con contrastanti soddisfazioni e peregrinazioni, intravedendo nella conquista di questo trofeo la sublimazione di un  torneo condotto ai margini del protagonismo (l’una), la chance di un riscatto per una stagione avara di soddisfazioni ed al limite dei rischi (l’altra).

 

All’ingresso in campo, quindi, preceduti dalla terna arbitrale ritenuta più affidabile (e tale si dimostrerà nell’arco di tutta la partita) dell’intero campionato, si affacciano l’Usap Asd Elemac (in tenuta azzurra), trascinando tutta la sua vetusta gloria impolverata dagli anni (ben 14 anni dall’ultimo successo; 9 per qualcuno considerando la famiglia allargata) rimarcando, tuttavia, la sua abitudine non dimenticata di sapersi giocare le proprie chance in questo tipo di appuntamenti (unica squadra, ricordiamo, ad aver giocato tutti i campionati di eccellenza dall’anno della nascita), e l’Ancaiano Asd (in tenuta giallo-verde) stabilmente in quota da sei anni e che si trova ad affrontare per la prima volta un appuntamento che potrebbe consentirgli di entrare nella storia dalla porta principale.

 

 

I PRECEDENTI

 

La storia degli incontri fra Usap ed Ancaiano, tutti di campionato, vede abbastanza nettamente in vantaggio i primi con 11 vittorie, 5 pareggi e 4 sconfitte. 7 delle 11 vittorie ottenute nel periodo 1997/2001, quando folleggiava lo “squadrone supremo” (3 titoli ed un secondo posto in 4 anni), poi la compagine senese cadde nell’oblìo della seconda serie fino al suo ritorno nel 2012 e, da allora, le cose si sono fatte un tantino più equilibrate. I risultati aggiornati alla fine dell’attuale campionato sono i seguenti:

 

USAP – ANCAIANO

 

1997/98           0-2       5-0

1998/99           2-0       2-1

1999/00           1-0       3-1

2000-01          2-1       3-2

 

2012/13           2-2       0-1

2013-14          1-2       2-3

2014/15           3-0       2-1

2015/16           1-0       3-3

2016/17           0-0       0-0

2017/18           1-1       2-0

 

GLI SCHIERAMENTI

 

Le due squadre presentano la disponibilità di una rosa quasi completa, rispetto agli effettivi utilizzati in queste ultime stagioni; sono assenti per questo appuntamento finale soltanto Vezzosi per l’Usap, causa una squalifica indebitamente incappata nella partita di semifinale decisa da un suo goal, l’antico Labindi e Polito nell’Ancaiano.

 

Pertanto entrambi gli allenatori hanno potuto “giostrare” le proprie opzioni nel corso della settimana di approccio alla finale fino a presentare un undici titolare ritenuto il più affidabile e, potenzialmente, adatto ad assicurarsi la posta in palio.

 

Massimiliano Pellegrino opta per uno schieramento ai limiti della prudenza, capace di rintuzzare le eventuali puntate avversarie e di rovesciarle immediatamente. Il punto forte poggia sul fronte destro laddove Gor Pogosean, il moldavo, si trova in un momento di grazia fisica e tecnica per divenire la testa di ponte ideale per il supporto di Graziano, lasciando a Boldrini tutta la fatica di correre, aprire gli spazi e sbattagliare per sbilanciare il reparto difensivo gialloverde. Dietro di loro la cerniera di centrocampo capitan Pruneti-Giannini usufruisce degli appoggi laterali di Fabio Rocchi e Masseti a sinistra (con quest’ultimo che tende ad accentrarsi per aumentare il volume di gioco) e di Salvo Castaldo a destra l’unico capace di esibirsi in un tale sdoppiamento di persona che gli consente sia di coprire il proprio settore di competenza che sussistere e foraggiare le avanzate di Pogosean. Nel mezzo la coppia centrale Pucci-Cipriani naviga su una conoscenza ed esperienza reciproca che viene, talvolta, messa a dura prova dalle veloci incursioni degli esterni avversari, piuttosto che dall’abilità di Mugnaini. Infine il portiere è Volpi, scelta improntata, principalmente sulla sua titolarità nel corso di questa coppa, ma beneaguratamente anche sulla sua abitudine a giocarsi questo tipo di partite e…. vedremo anche perché.

 

Francesco Nocciarelli, invece, propone uno schieramento, a prima vista, più tetragono, stante il fortino a cinque che si compone in fase difensiva nel momento della circoscrizione degli attaccanti avversari sull’azione dell’Usap, ma lascia liberi di agire, in fase di proposizione dell’attacco il proprio tridente mobile che non dà effettivi punti di riferimento con i tagli e le incursioni fra le linee palesando, peraltro, un’aggressività e reattività alla caccia dei palloni che possono diventare vaganti che mette in grossa difficoltà un gioco dell’Usap che, in alcuni spunti, sfiora il compassato. Nel primo tempo, in particolare, l’Ancaiano sfodera una condizione invidiabile e scioltezza di corsa e movimento con la quale riesce a metter sotto scacco il centrocampo avversario per costringere l’Usap ad iniziare l’azione da parecchio dietro dove può pressarla fino a procurarle difficoltà di sorta. In difesa non patisce molto; Khemiri francobolla Graziano e non gli lascia un solo spazio per esibire il suo dribbling o semplicemente poter duettare con i compagni; sul punto di forza avversario (Pogosean in fascia, per l’Ancaiano, sinistra) scalano in prima battuta De Carolis, in un sacrificio che, tuttavia, non gli preclude di far la sua parte nella manovra di gioco, e più dietro Bianciardi che lo aspetta per chiudergli gli sbocchi in area. In porta Pietroni garantisce quella sicurezza sfoderata nel corso dell’annata.

 

Ad una prima occhiata potrebbero sembrare le stimmate di una partita tattica, bloccata sui marchingegni elaborati dai tecnici per non far giocare, soprattutto, gli avversari, in prospettiva avara di emozioni e brillantezza. In realtà, poco dopo i primi approcci, diventa tutta un’altra cosa.

 

LA PARTITA – IL PRIMO TEMPO

 

Per attendere la prima emozione, difatti, basta far trascorrere appena sei minuti allorché l’affondo di Pogosean sulla destra viene corollato  da un traversone a blandire i difensori sul quale si proietta Masseti dalla trasversale di sinistra, ma arriva con il piede di ripiego e manca la nettezza dell’impatto con il pallone lasciandoselo sfuggire via.

 

La risposta dell’Ancaiano è nel tiro a rientro di Mugnaini dai venticinque metri che sorvola la traversa di una spanna.

 

L’Usap va, quindi, in vantaggio al 21’ coronando un periodo di leggera predominanza nei destini del gioco: Boldrini approfitta di un controllo approssimativo del difensore centrale per soffiargli il pallone e venire steso prima di involarsi verso la porta dell’Ancaiano. Punizione ed ammonizione del difensore, ma distanza pressoché abissale dalla posizione di Pietroni. Tuttavia Pogosean calcia con l’intenzionaccia di far comunque del male e, aiutato da una fortuita deviazione di un elemento della barriera, insacca spiazzando il movimento dell’estremo difensore giallo-verde.

 

Il gol dello svantaggio è una sferzata per l’Ancaiano che non pone indugio alcuno per catapultarsi nella metàcampo avversaria alla ricerca del pareggio.

 

Ci va vicino al 25’ allorché Viti si destreggia al limite sinistro dell’area per fiondare un potente tiro sul lato opposto che sorvola di poco la traversa.

 

Lo raggiunge al 28’ usufruendo di una punizione dal limite dell’area, conquistata da Mutas in anticipo su Pucci che è costretto a metterlo giù, della quale si incarica di battere Federici senza lasciare scampo alcuno alla risposta di Volpi con un perfetto lob sopra la barriera.

 

E’ l’Usap, nella circostanza ad accusare il colpo. Comincia a balbettare sia nel giro palla di centrocampo che, soprattutto nell’avvio dell’azione dalle retrovie che appare, talvolta, anche troppo forzato nelle intenzioni.

 

Ed infatti, da una situazione del genere, scaturisce il vantaggio dell’Ancaiano che ribalta il risultato nel solo arco di cinque minuti.

 

Pucci trattiene palla tra i piedi al 33’ perdendo l’occasione di scaricare sulla fascia destra e, invece di rinviare alla bell’e meglio a scanso di equivoci, ricerca un dialogo con il compagno di scuderia Cipriani che, però viene preso in controtempo, ne approfitta alla grandona lo sveglio Mugnaini che salta d’infilata Rocchi e sull’uscita alla disperata di Volpi consegna un tenero pallonetto nell’angolo opposto, per la gioia sua e di tutti i compagni che  corrono ad abbracciarlo.

 

Tuttavia i giochi non sono ancora fatti. Sull’onda del vantaggio l’Ancaiano piazza un altro contropiede che Mugnaini conclude a fil di palo, pur essendo ben circoscritto da difensore e portiere, ma sottovaluta l’orgoglio ferito dell’Usap e comincia ad eccedere un po’ troppo nelle risposte difensive col fiatone.

 

Al termine di una di queste, in particolare un calcio d’angolo regalato con un colpo di testa in tuffo da Nencini, l’Usap propone uno schema antico come il “cucco” con palla appoggiata al centrocampista di richiamo (Masseti)  che gira al centro dell’area da posizione più avanzata e, complice l’esitazione ad intervenire di un difensore, sul pallone si fionda Boldrini come una furia rimbalzandolo con prepotenza alle spalle di Pietroni. Siamo al terzo minuto di recupero (necessario per l’intervento in almeno tre occasioni delle panchine per soccorrere atleti infortunati) ed il risultato è ritornato al suo equilibrio naturale, con tanto di sospiro di sollievo dalle parti dell’Usap.

 

INTERVALLO

 

E’ di questo, infatti, che si disquisisce nel periodo di riposo su, in tribuna, fra il folto pubblico intervenuto a questo appuntamento, mentre il corpo di cheerleaders locale si esibisce in un piccolo show di intrattenimento nella parte centrale del campo.

 

Di questo e anche di come potrebbero cambiare o stravolgersi gli equilibri di questa prima frazione di gioco alle viste dei diversi rispettivi potenziali che le squadre possono vantare in panchina e, sotto sotto (in versione Usap), fino a quanto potrà resistere il ritmo aggressivo e frenetico imposto dall’Ancaiano nel corso del primo tempo.

 

Tutto questo fra qualche minuto ma, adesso, una piccola pausa pubblicitaria…..

 

IL SECONDO TEMPO DELLA PARTITA

 

Nessun ricambio all’avvio della ripresa. Entrambe le squadre si ripresentano in campo con gli stessi effettivi che hanno chiuso la prima frazione.

 

Il più pimpante appare l’Ancaiano che non soffre soluzione di continuità alla sua tattica aggressiva e dispendiosa fin qui esibita. Tuttavia è costretto ad operare il primo cambio della gara per sostituire lo sfortunato Khemiri al 45’ che, nel tampinare Graziano per rinviargli il passaggio, punta male il piede in terra procurandosi una dolorosa distorsione al ginocchio costringendolo ad abbandonare fra la costernazione sua e dei compagni (i migliori auguri al ragazzo, ndr). Al suo posto l’esperto Fontani che, in capo alla francobollatura di Graziano, non fa rimpiangere il titolare.

 

Meglio l’Ancaiano, si diceva, poiché, in questa prima parte, costruisce un paio di azioni che rasentano l’occasione. La prima al 49’ allorché Mutas viene pescato al limite dell’area, solo con davanti Volpi e basta, ma è girato all’incontrario e per tirare in porta deve fare una mezza giravolta che lo porta a centralizzare troppo il tiro consentendo all’estremo giallo-blù (azzurro oggi) di bloccare il pericolo. La seconda, ben più pericolosa, al 53’ quando sul traversone d’angolo dalla destra si eleva con perfetta scelta di tempo Nencini per un colpo di testa indirizzato nell’angolo lontano che esce di pochissimo.

 

Vista la situazione incancrenitasi Max Pellegrino urge subito la girandola dei cambi a disposizione richiamando lo stremato e claudicante capitan Pruneti per far entrare Forte. La sostituzione produce i suoi effetti nel giro di pochi minuti poiché la personalità del neo entrato si fa sentire in mezzo al campo rinvigorendo le forze dei compagni. Poco dopo l’Usap rinnova il proprio reparto centrale immettendo Mattia Fedi al posto di Pogosean per lasciare tutto lo spazio a disposizione a Castaldo di salire e rincorrere a suo piacimento.

 

La partita sta cominciando a prendere una piega vantaggiosa per l’Usap. A metà tempo Graziano conquista una punizione dal limite – lato sinistro per chi attacca. E’ una occasione ghiotta, molto simile a quella che ha portato al pareggio l’Ancaiano. Sulla zolla di competenza proprio i due nuovi entrati ed è Fedi che si incarica della battuta, ma il pallone gira alto sia sulla barriera che oltre la traversa.

 

Un minuto dopo Boldrini viene servito sulla corsa sul lato destro dell’attacco dell’Usap e tira di prepotenza dopo il primo passo, ma la palla sfiora appena il primo palo per terminare sul fondo.

 

Al 62’ cambio reciproco dalle panchine: Nocciarelli non aspetta che Mugnaini si riabbia da un forte attacco di crampi e lo cambia con DePau per rinvigorire il centrocampo, mentre Pellegrino, al secondo passaggio indietro da brividi di Masseti, ne certifica la stanchezza e lo sostituisce con il trottolino Trotta, per dare più profondità all’attacco giallo-blù (azzurro oggi).

 

Quattro minuti dopo va in scena l’ultimo acuto dell’Ancaiano, prima dell’emorragia di crampi che lo assalirà (scotto da pagare all’infernale ritmo fin lì tenuto). Protagonista ancora Nencini che prende d’infilata il reparto centrale dell’Usap e, prima dell’ultimo contrasto con Cipriani, riesce a colpire violentemente verso la porta con palla che passa radente l’incrocio dei pali alla destra di Volpi.

 

Pellegrino rinnova anche tutto l’attacco nell’arco dei successivi cinque minuti immettendo Patoku per Boldrini e, poi, Puccio per Graziano.

 

Il pallino del gioco è passato decisamente in mano all’Usap, la sua coppia centrale difensiva staziona stabilmente al limite del centrocampo rifornendolo di tutti i palloni vaganti che recupera.

 

Quando Puccio, innestato da Trotta, finta l’affondo e serve il rimorchio di Giannini sulla destra per un tiro che accarezza il palo alla sinistra di Pietroni, Nocciarelli capisce che è ora di alleviare le sofferenze di qualcuno dei suoi che ha tirato la carretta con abnegazione fino allo sfinimento.

 

Nell’arco di due minuti immette Lorenzetti per Bianciardi e Silvestri per De Carolis per cercare di rendere più aggregativa la manovra difensiva dei suoi.

 

Al 76’ Pietroni non si fa sorprendere dall’improvviso tentativo di Fedi che piazza la palla precisamente sotto la traversa, ma il portiere senese la devia oltre la traversa con un bel colpo di reni.

 

All’imbocco dei cinque minuti di recupero concessi dal perfetto Sig. Meconcelli, l’Usap fabbrica l’ennesimo tentativo di chiudere i conti prima del triplice fischio con l’azione a percussione di Fedi dalla destra che serve Patoku per provare un tiro al volo che si perde di poco oltre il primo palo.

L’ultima emozione, prima dei calci di rigore, la concede Puccio che viene servito al bacio da un lancio di Pucci “alla  Bonucci”, la posizione è invidiabilmente davanti al portiere, ma l’attaccante giallo-blù (azzurro oggi) pecca nel controllo di palla concedendo quello spazio vitale che consente al difensore rientrante di sventare la minaccia in calcio d’angolo.

 

Sulla battuta inesauriente del corner e prima del tentativo di rilancio dell’Ancaiano il Sig. Meconcelli dichiara conclusa questa bellissima partita, lasciando decidere tutto ai calci di rigore.

 

I CALCI DI RIGORE

 

Ed è qui che facciamo un passo indietro, quando abbiamo segnalato l’importanza di possedere un portiere come Volpi in certe, importanti, partite: perché è uno che ne ha giocate diverse e vinte quasi tutte!

 

Difatti mette il suo marchio di fabbrica nei primi due tiri dal dischetto dell’Ancaiano con due parate di cui, la seconda, con bella intuizione.

 

Il contraccolpo dell’Usap è la perfetta esecuzione dei suoi primi tre tiri di Fedi e Giannini e, anche se con un pizzico di fortuna, di Puccio (ma, comunque, Pietroni rimane “spiazzato dalla scivolata” sul tiro).

 

Quindi Di Giorgi realizza il terzo rigore dell’Ancaiano con un irridente cucchiaio (si era sullo 0-2 e, pertanto, uno più uno meno……. Ma l’avrebbe tentato se il risultato era in bilico?) che tiene ancora vive le speranze.

 

Speranze rinfocolate dall’errore di Forte, che tira un rigore quasi perfetto con Pietroni da un parte ed il pallone dall’altra, ma alza la gittata e centra la traversa con la sfera che rimbalza alcuni centimetri prima della linea bianca.

 

Due centri su due per l’Ancaiano nei rigori a cavallo dell’errore di Forte e tutto il peso della finale sulle spalle e nei piedi di Cipriani. Ma il “Cippe” non trema, palla nell’angolo alla sua sinistra e portiere alla sua vana ricerca sulla destra e la 1ª edizione della Coppa Territoriale della Sezione Calcio UISP Siena entra nella polverosa, ma copiosa, bacheca dell’Usap Asd Elemac.

 

Onore al merito all’Ancaiano che si è rivelata la più degna delle avversarie nel percorso vincente di questo torneo e che non l’avrebbe demeritato se la lotteria dei calci di rigore gli avesse arriso.

 

Al Maggio 2004 = Usap – Monteaperti 2-0 e vittoria del campionato con reti di Panti e Bubeqi nei tempi supplementari nello spareggio svoltosi, ma guarda un po’, proprio al “G. Manni” di colle Val d’Elsa, risaliva l’ultima vittoria di bacheca dell’Usap Poggibonsi, e la maglietta esibita al momento della festa e delle premiazioni sul campo (con la scritta “era ora!” su campo bianco) ne sintetizza tutta la snervante attesa finalmente debellata con questa vittoria di prestigio.

 

Alfine una veloce e festosa cenetta a base di antipasti e pizza prima di correre a casa per rilassarsi poiché, domani, è giorno lavorativo e noi Amatori viviamo dentro la realtà e non nella bambagia della fantasia calcistica.

 

 

                                                                                   Mariano Rocchetta

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