USAP - Unione Sportiva Amatoriale Poggibonsi

12ª giornata di campionato

 

Usap asd Ele-Mac - Sangimignano

Campionato Provinciale UISP 2016/2017 – 12ª Giornata

Castellina Scalo, 3/12/2016.

USAP ASD ELEMAC  –  SAN GIMIGNANO SPORT  0-0

USAP ASD:  Romano, Damiani, Rocchi F.; Pruneti, Pucci, Giannini; Pogosean, Castaldo (23’ Dainelli), Bartarelli (58’ Rea), Pertici, Vezzosi.

A disposizione: Rinaldini, Leoncini, Graziano, Mazzolani, Pagano, Leonardi.

All. Pellegrino.

SAN GIMIGNANO: Bettini, Mannozzi, Ninci (57’ Carmusciano); Targi, Panichi, Montagnani; Codella, Rotolo, Guazzini, Borgianni, Guarino.

A disposizione:  Ulivelli, Nencini A., Nencini M., Bassi G., Palmieri, Bassi F., Governa, Aldinucci.

All. Mariani.

Arbitro: Sig. Erald di Siena.

Note: Giornata autunnale nuvolosa, con qualche schiarita laterale, ma che non incide sul sistema nervoso empatico. Spettatori una diciottina circa. Ammoniti: Pertici, Mannozzi, Bartarelli, Pogosean, Guarino e Pruneti.

 Si rinnova lo 0-0 dello scorso anno  fra Usap Asd Ele.mac e Sangimignano Sport, anche se al termine, rispetto alla partita di una stagione fa, si annovera una partita molto equilibrata sul piano del gioco, un po’ meno su quello delle occasioni, leggermente pendente in favore dei padroni di casa ad onta di un abbrivio da brividi.

L’Usap deve fare a meno dei difensori De Biasio e Cipriani (per diversi opposti motivi) e del bomber Graziano e, al suo posto, torna titolare Bartarelli a formare un composito trio con Pertici e Castaldo, nel pur breve approccio di quest’ultimo. La novità vera è in difesa dove rientra dal primo minuto, e fino alla fine con ottima rispondenza sia tecnica che fisiologica, Stefano Pucci, le cui tracce sui terreni di gioco si erano perse dalla fatidica trasferta di coppa persa ai rigori.

A corollare il suo rientro gli inossidabili Damiani e Rocchi a formare un trittico difensivo che patisce, è vero, i primi, tremendi, cinque minuti, ma che prende esponenzialmente quota con le chiusure di Pruneti e Pogosean, il gioco di Giannini ed il pendolo di Vezzosi.

Dall’altra parte Borgianni (da destra) e Rotolo (da sinistra) propongono due soluzioni similari con i propri accentramenti in favore degli inserimenti di Codella e Ninci, sfruttando il lavoro ai fianchi ed il continuo movimento di Guarino e Guazzini. Targi è il puntello centrale imprescindibile al quale fanno riferimento i potenti centrali Panichi e Montagnani nei rilanci e l’esterno Mannozzi, nelle chiusure.

Quindi, se si esclude il periodo “bailando” dal 4’ al 9’ dove potrebbe già succedere di tutto ed il suo contrario esatto, la partita vive sostanzialmente di un equilibrio costante a reiterato, interrotto soltanto dalle epicuree giocate dei singoli (Pertici, da una parte; Borgianni, dall’altra), capaci di inventare quelle situazioni spariglianti necessarie a sbloccare il riflusso di gara.

In quel preciso periodo sopra indicato il Sangimignano avvicina, per primo, e con grande pericolosità il vantaggio, iniziando al 4’ con il tiro ravvicinato di Codella su assist di Borgianni ben imbeccato dal taglio lungo di Rotolo, sul quale Romano sfodera una parata prodigiosa e proseguendo al 5’ con il “tiraccio” clamorosamente fuori dai pali a porta spalancata (un rigore in movimento si sarebbe potuto definire) di Guarino in ricezione a rimorchio del passaggio di Guazzini.

La risposta dell’Usap è meno incisiva, ma parimenti interessante, sulle ali del traversone di Pogosean al 7’ sul quale Damiani giunge di poco in ritardo per colpire di testa e l’azione di sfondamento di Castaldo al 9’, sul suggerimento di Bartarelli, che si vede prima rallentato e poi contrato il suo tiro ravvicinato che supera la traversa e, quindi, finisce in corner.

Questo pirotecnico avvio di partita, in un qualche modo, spaventa entrambi gli schieramenti, che chiudono istantaneamente i cordoni della borsa, finendo per bloccare già sul nascere l’iniziativa avversaria. Ci vuole, pertanto, a far saltare i lucchetti, una geniale intuizione di Pertici al 18’ nel procrearsi quel break essenziale che gli consente di spedire Vezzosi dritto verso Bettini, che vede, però, il suo tiro alzarsi clamorosamente sul falso rimbalzo della palla sul terreno di gioco in sede di ultimo controllo.

Al 23’ Castaldo accusa il suo ennesimo malanno muscolare che, stavolta, non gli fa nemmeno finire il tempo e viene sostituito, come già a Sovicille, da Dainelli che fa arretrare il baricentro ed il raggio di azione di Pertici, ma che impone l’occorrente fisicità alla coppia centrale ospite, fin lì, netta dominatrice sui palloni alti.

Tuttavia, il primo tempo, subisce un considerevole blocco di idee, da ambo le parti, e le azioni sono più battagliate che giocate, con grande dispendio di energie fisiche fino ad intaccare la fluidità della manovra.

Soltanto al 32’ si assiste a qualcosa di bello e interessante sull’esecuzione al volo di sinistro in piena area di Guazzini dal calcio d’angolo battuto dalla sinistra, ma il tiro, pur spettacolare, gli viene centrale e Romano non ha soverchia difficoltà ad occuparsene.

Alla fine del tempo il Sig. Erald costringe a restare negli spogliatoi il mister locale Pellegrino dopo le reiterate rimostranze presentate all’atto di un fallo su Bartarelli sul quale, il direttore di gara, aveva fischiato la sospensione per l’intervallo.

L’ingresso del campo nella ripresa si presenta incoraggiante per l’Usap poiché già al 42’ si rende pericolosa sul cross dalla sinistra di Bartarelli, imbeccato da Vezzosi: il colpo di testa in anticipo di Pertici è debole per l’indirizzo in porta, ma forte per l’eventuale intervento in tap-in di Dainelli, e termina a lato.

I locali assommano, in questo particolare frangente, una maggior propensione alla ricerca del colpo vincente costringendo il Sangimignano ad abbassarsi con gli effettivi di centrocampo e a stringere le marcature in difesa.

Al 54’, a conferma di quanto sopra, Pertici rincorre e raggiunge un pallone parso, ai più, irraggiungibile, finta l’entrata in area dalla sinistra, ma serve il rimorchio di un trafelato Giannini, che ha tutto il tempo e lo spazio di controllare e tirare, ma preferisce l’esecuzione al volo, che cicca nettamente consentendo il rinvio ai difensori.

Un minuto dopo è Dainelli ad affondare dalla destra per centrare un invitante pallone all’altezza dell’area piccola sul quale si fionda predatorio Bartarelli, ma trova la fiera opposizione di Bettini e di un altro difensore che gli contrano la conclusione ravvicinata impedendo, peraltro, anche l’eventuale tap-in di Pertici a rimorchio.

Allo scoccar del 57’ mister Mariani prova a mischiare le carte facendo entrare Carmusciano al posto di uno stanco Ninci rivoluzionando, se non nei numeri, di certo negli uomini, la quadratura del proprio schieramento. La risposta di mister Pellegrino (pardòn, Leonardi, che ne ha raccolto le mansioni in campo) è la sostituzione innervante dello sfinito Bartarelli per Rea, senza modificare il modulo di gioco.

La mossa che paga appare quella casalinga che si estrinseca al 62’ nel suo perfetto taglio in area dalla sinistra visto e servito da Pertici, dopo lo scambio in velocità con Dainelli, ma il tiro al volo di Rea parte smorzato e così arriva fra le braccia di Bettini, proteso in tuffo.

A questo punto il Sangimignano prova a farsi vedere con più puntigliosità in avanti rispetto ad alcuni contropiede malfinalizzati sull’opposizione di Pucci & compagnia.

Al 64’ Guarino è servito in piena area, spalle girate alla porta, ma tassellato insistentemente dalla marcatura di Damiani non riesce a girarsi quel che serve per tentare il tiro ravvicinato.

Al 68’ è l’Usap che torna a farsi pericolosa sul calcio d’angolo di Rea che trova la testa di Vezzosi che vede il suo “struscino” in imbucata sfiorare la traversa.

Al 71’ il direttore di gara dirama con energica eleganza un sospetto contatto in area sull’uscita di Romano sulla testa di Guazzini intravedendo un fallo dell’attaccante.

Al 75’ l’occasione per l’Usap di portarsi in vantaggio e, probabilmente, aggiudicarsi l’intera posta, è clamorosa e sui piedi di Rea, anche fortunosamente, poiché la palla gli perviene, mettendolo davanti a Bettini, da un rimpallo sulla contesa di testa a seguito della punizione in area di Pertici. La conclusione ravvicinata dell’ultimo entrato è sul corpo in disperata uscita del portiere, con palla che si innalza fino ad avvolgere la traversa nella sua traiettoria e terminare in calcio d’angolo.

Il fatidico sforzo che l’Usap tenta di proporre per cercare la vittoria la espone, tuttavia, al mortifero contropiede ospite che potrebbe diventare lancinante al 78’ allorché la palla perviene, con un considerevole cambio di campo, a Rotolo sulla sinistra, che si accentra evitando due avversari fino a far partire un rasoterra che va ad accarezzare il palo alla destra di Romano, inevitabilmente impotente ad intervenire.

All’80’ le emozioni tornano sul versante opposto con il calcio d’angolo battuto da Rea con traiettoria ad altezza uomo; vi si avventa Dainelli per toccarla sottomisura, riuscendo a scansare sia la porta che perlomeno un paio di difensori in opposizione, destinando la sfera sul fondo.

E’ il sigillo finale a questa partita gradevole, stimolante, mai stucchevole; gli ultimi minuti di recupero procurano più patemi d’animo che emozioni. Anche l’ultima punizione a favore dell’Usap ad un minuto dalla fine non viene eseguita con la necessaria pericolosità ed il triplice fischio finale dona all’esibizione di entrambe le squadre, esattamente, il minimo cui potessero ambire: un punto ciascuno (che non fa male a nessuno…..), per impinguare la propria classifica, alle viste di alcuni, interessanti, risultati scaturiti al termine della giornata e, per quanto riguarda in particolare l’Usap, il prosieguo di una striscia favorevole che sta divenendo importante.

                                                                                  Mariano Rocchetta