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11ª giornata di campionato

 

San Rocco - Usap asd Ele-Mac

Campionato 2016/2017– 11ª giornata

 

 

Sovicille, 19/3/2016.

 

G.A. SAN ROCCO  –  USAP ASD ELEMAC   0-1  (0-0)

 

G.A. SAN ROCCO: Terzi, Nasello, Fantozzi; Galgani, Tempesti, Taviani; Nwabuzor (57’ Romano F.), Senesi, Abbate,  Mutas, Viano.

A disposizione: De Falco, Mancini, coko, Ceccherini, Ferri, Fontani, LaManna, Lorenzoni.

All. Zucca

 

USAP ASD: Romano, Rocchi S.,  Rocchi F.; Mazzolani, Cipriani, Damiani; Giannini, Graziano (54’ Bartarelli), Pertici  (73’ Rea),  Castaldo (41’ Dainelli), Vezzosi (65’ Fedi).

A disposizione: Rinaldini, Canocchi, Pucci, Petrini.                                    

All. Pellegrino.

 

Arbitro: Sig. Damiano Fabbri di siena

 

Rete: 53’ Graziano.

 

Note: Pomeriggio soleggiato, con nebbiolina in agguato, ma tremebonda. Spettatori 54. Ammoniti: Castaldo, Senesi e Nwabuzor.

 

 

Se in casa è dalla stagione 1999/2000 (in pratica il primo confronto assoluto fra le due squadre) che l’Usap Asd Ele.mac non vince con il San Rocco, in trasferta tale risultato non si perpetua dalla stagione 2009/2010 avendo, negli ultimi cinque confronti casalinghi ottenuto il San Rocco ben tre vittorie e due pareggi a cadenze alternate.

 

E quest’anno l’Usap prova a sfatare la sfavorevole tradizione con la formazione più rimaneggiata dell’anno dovendo contare, tra gli assenti, pure il direttore sportivo ed il team manager. Mancanze che non condizioneranno sicuramente l’approccio gara e l’andamento della partita, ma che, altrettanto certamente, danno l’esatto senso di precarietà con la quale la compagine gialloblù affronta questa importante trasferta, in un momento topico del proprio cammino di campionato, laddove deve confermare gli incoraggianti progressi effettuati nelle ultime uscite a cancellare il zoppicante avvio di stagione.

 

Assenze, si diceva, ed anche importanti, a partire dalla coppia difensiva Pagano e De Biasio per proseguire con gli squalificati capitan Pruneti e Gor Pogosean, l’indisponibile Masseti e l’infortunato Coppola.

 

Non è da meno il San Rocco che, fra infortunati seri, dell’ultima ora ed indisponibilità varie, non poteva contare su ben sei elementi della sua altalenante rosa.

 

Pertanto le formazioni si schierano in uno speculare 4-3-1-2, nel quale il singolo nel mezzo lo interpretano il peperino Stanley Nwabuzor fra i locali che, ad onta della statura, copre per intero la fascia destra senza lasciare una attimo di sosta al suo dirimpettaio Fabio Rocchi, ch’era tempo che non si vedeva così impegnato sia in fase difensiva che in veste d’attacco, mentre fra gli ospiti il compito spetta a Gigi Castaldo, sempre in lotta con i suoi guai, e che, nel solo tempo giocato, ha dato il là a tutte le azioni offensive dell’Usap.

In tutte le altre zone del campo le coppie si formavano automaticamente a seconda dei movimenti e delle singole spaziature, preferendo, entrambe le squadre, non snaturare il proprio assetto sul terreno di gioco e coprire a puntino gli spazi di riferimento. Perciò se diviene naturale osservare Cipriani occuparsi prevalentemente di Mutas (con l’appoggio di Damiani) e Stefano Rocchi duellare a suon di scatti e velocità con Abbate, da una parte, dall’altra il forte Nasello ha il suo daffare a coordinare il proprio reparto difensivo sulle tracce di Pertici, in particolare, e di Graziano, che effettuano un tourbillon di scambi e sovrapposizioni da far venire il mal di testa ai malcapitati Viano, Tempesti e Fantozzi. A centrocampo la strana coppia è quella formata da Giannini e Taviani, in particolare, quando duellano sui palloni alti, vista la evidente differenza di statura. Senesi e Galgani da una parte e Vezzosi e Mazzolani dall’altra si guardano da molto lontano, preferendo presidiare al meglio le rispettive zone di competenza.

 

Sul piano specificatamente del gioco si fa preferire, per tutto il primo tempo, l’Usap, anche se di una piccola incollatura, e soltanto perché le puntate verso il portiere avversario hanno un che di più pericoloso rispetto al San Rocco. Per cui se al 9’ Castaldo trova il corridoio per spedire Pertici al tiro con un diagonale sul primo palo che Terzi para a terra, al 14’ Vezzosi cerca la conclusione da posizione centrale d’un metro fuori.

 

Al 22’ e al 24’ due salvataggi difensivi (uno per parte) entrano di diritto nel tabellino delle imprese poiché impediscono agli attaccanti avversari di presentarsi solitari di fronte al proprio portiere. Inizia Nasello ad agganciare il pallone dal corridoio che lancerebbe Castaldo davanti a Terzi su suggerimento di Vezzosi, risponde Cipriani ribattendo la conclusione ravvicinata di Mutas.

 

Al 26’ Abbate prepara l’assist per il rimorchio di Senesi con conclusione alta da buona posizione; al 28’ è Castaldo che si vede deviare oltre la traversa un tiro centrale a specchio della porta spalancato.

 

Si arriva, quindi, con questa altalenanza di azioni divertente, ma un po’ insipida, al rintocco del 37’

allorché a corollario di una violenta ripartenza su intercettazione difensiva di Cipriani, Giannini trova il corridoio giusto per lanciare Pertici verso Terzi. Il centravanti ospite resiste al rientro di Nasello e si libera per il tiro che gli vien sporco consentendo al portiere locale di sventare il pericolo con un bell’intervento sulla sua sinistra.

 

Come già risuccesso quest’anno, a guisa di immancabile appuntamento, Castaldo deve rinunciare a rientrare nella ripresa e, perciò, Pellegrino sceglie Dainelli e la sua prorompente forza per la sostituzione.

 

Gli effetti positivi si fanno sentire dopo appena tre minuti quando Pertici raccoglie un rinvio dalle retrovie, punta il difensore verso l’area e procura un rimpallo che libera Dainelli per il tiro senza opposizione, ma il suo esterno sinistro è parato in bello stile da Terzi.

 

La maggior propensione ad incidere dell’Usap arriva a farsi valere al 53’, sempre sulle ali di Pertici, a tratti irrefrenabile, che si libera per il tiro dalla sinistra costringendo Terzi ad un respinta in tuffo su cui interviene all’altezza del palo sinistro Graziano per ribadire in rete ed infortunarsi incocciando il legno.

 

Realizzato il suo nono gol stagionale, il bomber gialloblù è costretto a lasciare il posto al rientrante Bartarelli con un’assegnazione più spartana dei ruoli offensivi, mentre, poco dopo, Zucca sostituisce l’elettrico, ma inconcludente Nwabuzor con il più pragmatico Romano.

 

Punto sul vivo il San Rocco abbandona ogni remora tattica e si riversa in forze nella metacampo avversaria nel tentativo di metterla alle corde. E’ vero che si espone al mortifero contropiede dell’Usap (al 62’ Dainelli controlla un invitante pallone in piena area spalle alla porta non trovando lo spiraglio per calciare da pochi passi), ma con le sue folate a volte organizzate, a volte confusionarie, riesce a far abbassare di un paio di metri il baricentro dell’avversaria facendo, peraltro, esaltare le doti balistiche di Mazzolani che si trova esattamente al proprio centro nelle battaglie che si creano.

 

Pellegrino sostituisce il fuori onda Vezzosi con Fedi consentendo a Giannini di fare il bello ed il cattivo tempo in cabina di regia ospite (Taviani è costretto ad abbassarsi per poter giocare palloni in tranquillità), ma il San Rocco ha oramai preso abbastanza campo per cominciare a rendersi veramente pericoloso.

 

Al 69’ Abbate viene pescato in piena area in una delle azioni meno limpide dei locali, ma tarda a liberarsi nel giusto spiraglio per il tiro ravvicinato fino a consentire a Damiani di contrastarlo in scivolata.

 

Al 72’ il contropiede dell’Usap fa gridare al goal con l’azione Fedi-Bartarelli-Fedi che entra tutto solo in area dalla destra per tentare una conclusione ravvicinata che il muro difensivo ribatte nonostante la presenza demoniaca di Dainelli nel bel mezzo.

 

Pellegrino si gioca, infine, anche la carta Rea per lo stravolto Pertici e la costante presenza di un tridente più o meno offensivo smorza di molto i calori del San Rocco.

 

Tuttavia al 78’ i locali hanno la grande occasione del pareggio allorché Mutas addomestica un gran pallone in area per gestirlo verso l’accorrente Abbate che calcia, però, malamente fuori nel suo rimorchio dalla sinistra.

 

All’abbrivio dei cinque minuti di recupero concessi dal pragmatico Sig. Fabbri l’Usap alza il baricentro con la puntata esterna di Bartarelli che va a cercare un traversone sul quale Dainelli giunge in ritardo e Rea controlla e rimette senza trovare compagni.

 

E’ all’84’, però, che il San Rocco avvicina ancora più clamorosamente il pareggio quando sul pallone rimesso in area da Taviani, Mutas (apparso peraltro in netto fuorigioco) anticipa l’uscita di Romano di testa, ma non trova lo specchio della porta.

 

E’ il definitivo game over alla partita che vede tornare l’Usap a prevalere sul San Rocco dopo ben sette anni di astinenza forzata.

 

 

 

 

 

 

                                                                                  Mariano Rocchetta

 

 


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