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USAP - Unione Sportiva Amatoriale Poggibonsi

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Vico-Cral 1-2: il campionato vinto da una settimana, la Coppa Toscana in bacheca da appena 48 ore, gli infortuni e qualche rotazione azzardata hanno facilitato il compito di un Cral che trova bottino pieno sul poggio, rimpingua l'asfittica classifica e si allontana un pò dal pericolo immediato. La gara prende il via e le emozioni latitano con i due portieri che osservano la gara semza partecipare fino al fischio del DG, siamo al 32°, che in seguito ad un batti e ribatti in area vichese ravvede l'urto della palla sull'avambraccio di Bandinelli. Bianchini si incarico del tiro e non sbaglia, Barbaccia non può farci niente. Lo stesso Bandinelli avrebbe la possibilità di farsi perdonare pochi minuti dopo su passaggio di Macrì ma l'azione sfuma sul fondo. E' da poco iniziata la ripresa quando il Vico trova il pareggio proprio con Bandinelli che si fa trovare all'appuntamento sul cross di Lorini e di testa fa 1 a 1. L'equilibrio dura poco, siamo infatti al 56° quando il Cral va in pressione sulla fascia e riesce a liberare l'uomo al traversone che trova Coticelli solo soletto a due passi da Barbaccia ed è 1 a 2. Il Vico si butta in avanti, Nesi prende il palo e sulla ribattuta un compagno non inquadra lo specchio, poi é Betti, davanti al portiere, a non trovare la facile incornata che finisce alta. Siamo al 70° quando e l'appena entrato Evacuo, stasera nell'insolita veste di punta, ad avere la splendida occasione, facilitata da velo di Funaioli (chi è costui?) ma il rimpallo non è favorevole. Più vicino alla meta, lo stesso Evacuo, sarà prima del fischio finale quando su cross tira e centra la traversa con palla che schizza fuori.

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Vico: Trotta-Bandinelli        Cral: Bianchini-Coticelli

 

Shqiperia-Mobili Sacchini 0-0: è finita in pareggio, senza reti, una gara che in effetti non è mai stata monotona e che faceva presagire la conntinua possibilità del cambio di risultato che, invece, ha accompagnato contendenti e spettatori (interessati) fino al fischio finale con qualche forte rimpianto  da parte dei padroni di casa. Due squadre apparse fisicamente in salute e con inframmezzati però abbassamenti di tensione e di lucidità fisica che hanno caretterizzato, nella seconda frazione, le emozioni più salienti. Gli albanesi partono a mille e mettono prima Beshiri in condizione di far male, poi è Red Borova, su calcio da fermo, a cogliere in pieno la traversa di Funaioli. Si riprende il Mobili Sacchini che cerca di sfruttare la velocità di Ibra ma per due volte non riesce a concludere da buonissima posizione. Ci sono continui cambiamenti di fronte ma i portieri ora  non si dannano l'anima se si esclude una plastica volo di Kurti. La ripresa parte con un Mobili Sacchini concentrato ed attivo che mette in difficoltà il centrocampo di Coka e fa salire la squadra cominciando ad andare a bussare più volte a Kurti che riesce sempre a salvarsi anche con un gran intervento di piede. Il Sacchini effettua dei cambi  rischiatutto e mentre i locali con i propri innestii riescono a mantenere l'equilibrio, i poggibonsesi si allungano pericolosamente e le ripartenze albanesi diventano davvero inistenti e pericolose, tre contro due, quattro contro tre per un paio di volte nonostante l'abbandono di Pero (doppio giallo) ma Funaioli, i legni, e le polveri bagnate di Borova hanno contribuito a mantenere il risultato di partenza che, a questo punto, è ben accettato dagli ospiti che restano in corsa per la seconda piazza. Per lo Sqhiperia invece un passo avanti e il baratro è ora a tre punti.

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Shqiperia: Bakaj A.-Bimaj     M.Sacchini: Castaldo-Esposito

 

Uopini-Petroio 3-0: seconda trasferta notturna consecutiva in terra di Siena e secondo risultato negativo e se, a Torre Firentina contro il Fomenta, aveva rischiato di rientrare in gara, stasera ciò non è avvenuto e nonostante la volontà mai venuta meno la gara ha sempre avuto una sola direzione. L''Uopini con un 3-4-3 offensivo non nascondeva le prprie ambizioni e dopo un breve periodo di studio le occasioni arrivano per i locali. Cresti si vede annullare giustamente la propria rete mentre Bernardini va  faccia a faccia con il portiere ma perde l'attimo ed il portiere respinge. Ancora pressione dei locali, Cresti (oggi titolare in luogo di Ricci) fa valere tutto la sua esperienza e peso e dopo un prolungato e voluto dialogo, con un diagonale preciso batte a rete la palla di ritorno prendendosi l'1 a 0  e portando con questo risultato la propria squadra al riposo. Nella ripresa i locali cercano di chudere la gara ma Vanni prima e poi Galgani sbagliano due clamorose occasioni soli davanti al portiere, salvo però poi rifarsi entrambi verso il 60°con con proprio Vanni e Galgani che stavolta non falliscono e portano la gara sul 3 a 0 mettendo definitivamente in cassaforte il risultato. Iniziano le sotituzioni, spazio per tutti, e la gara si trascina fino alla fischio finale senza ulteriori emozioni. Vittoria giusta e meritata per l'Uopini ma che ha visto anche il Petroio affrrontare la gara con impegno ma senza ostruzioni difensive esagerate.

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Uopini: Cresti-Perotti  Petroio: Riccio A.-Trabalzini 


 

Ancaiano-Usap, immagini e voti on line


Finale Coppa Toscana: Vico batte Le Cerbaie 3-2 d.c.r. (0-0), la Coppa di Lega a La Scalese

La Finale di Coppa di Lega si è giocata alle 14,30 ed ha visto due contendenti del Sanminiatese come La Scala ed il San Donato che anche se appartenenti a due Comitati diversi (rispettivamente Empoli e Valdera) convivono a distanza ravvicinata e, avere a disposizione la prestigiosa Arena Garibaldi di Pisa, ha sicuramente reso il tutto più gratificante. La gara è stata godibile sotto tutti gli aspetti ed è terminata ai tempi regolamentari sul punteggio di uno a uno. La Scalese che era andata in vanataggio è stata raggiunta sul pareggio proprio quando sembrava che potesse capitalizzare al massimo la rete del proprio vantaggio. Invece è arrivato il pari e la lotteria dei calci di rigore che hanno visto prevalere gli “Empolesi” de La Scala per 5 a 3. Apprezzata la direzione di gara assegnata al Pistoiese Torbica, con Assistenti Puccioni (Etruscolabronico) e Fratini (Firenze).

 

La Coppa Toscana  ha visto trionfare il Vico D’ Elsa al termine di un confronto sentitissimo da entrambi che ha reso la gara vibrante ma nervosa. Già nel primo tempo la più ghiotta delle occasioni capitava a Le Cerbaie (Formazione ex del Cuoio trasferitasi nell’ Empolese) quando Fiordaliso franava addosso all'avversario in area inducendo l’Arbitro a concedere il calcio di rigore, ma Evacuo iniziava la sua giornata di grazia distendedosi sulla sua sinistra e ribattendo il tiro dagli undici metri. Poche le altre occasioni importanti se non un paio per per parte e quella che poteva sembrare premiare le doti di velocità di Lorini non andava a buon fine. Si arrivava così di nuovo ai calci di rigore e con lo stesso Evacuo che si ergeva a protagonista assoluto parandone due e consegnando l'ambita coppa ai Vichesi.

Anche in questo caso ottima davvero la direzione di gara che ha visto al'opera Genovesi (Valdera) con gli assistenti Cherubini (Pisa) e Dogliotti (Prato). 


 

ANCAIANO ED USAP .... SI CONTENTANO DEL 3 A 3

 Risultato scoppiettante al termine di una gara con rovesciamenti di fronte continui e con i due attacchi, gli ospiti nel primo e i locali nella ripresa, che hanno mostrato la loro dinamicità e freddezza ma con la collaborazione di due difese che hanno mostrato indecisioni determinanti. La gara inizia con l'Usap in palla e pronto ad aggredire mettendo in difficoltà i costruttori di gioco avversari e quando Nencini non è rapido a rinviare Bartarelli gli prende la palla e lo stesso è costertto ad atterrarlo per il sacrosanto rigore. Batte Bartarelli ed è il vantaggio che dura un volo di farfalla poichè poco dopo un approssimato intervento difensivo lascia a Di Giorgi il tempo della spettacolare rovesciata ed è 1  a 1. Polito non approfitta di una buona opportunità ma Bartarelli, anche stasera irrefrenabile, si prende una punizione dal limite e supera Giuntini per il 2 a 1. C'è una reazione dei locali ma quello che c'è è ancora Bartarelli che fa il vuoto sulla sinistra e mette in area sull'altro palo a Provvedi che non può sbagliare ed è il 3 a 1 che accompagna l'intervallo. Mister Nocciarelli nella ripresa fa qualche cambio e l'effetto si vede subito con l'Usap che piano piano retrocede e si fa sommergere dall'ardore e dalla voglia di rimediare degli avversari. In pochi minuti gli ospiti dilapidano il vantaggio con Polito che si mostra cecchino sicuro anche se aiutato da errori di misura della difesa gialloblu sempre in affanno. Mister Pellegrino cambia qualcosa con ciò che ha a disposizione ma poco muta e non muta nemmno, al fischio finale, il 3 a 3 e la conseguente divsione della posta.

 

Il San Gimignano, nella sabbia desertica di Marcialla, non è riuscito ad imporre la propria freschezza assediaoi dalla voglia dei ragazzi di Calosi che cercano di allontanarsi definitamente dalla zona arancione. L'agonismo dei fiorentini ha spaesato la squadra di Mariani che solo a tratti ha fatto vedere quello che di buono quest'anno ha messo in cantiere, Non era ancora finita la fase di studio che Pampaloni approfitta di una rimpallo in area e va a pescare l'angolino giusto dove Bruni non può arrivare. Il vantaggio galvanizza i locali che mordono forte in ogni parte del campo impedendo qualsivoglia ripartenza agli ospiti che anzi devono preoccuparsi dalle continue scorribande di Lepri. Nella ripresa il San Gimignano sembra posizionarsi meglio e l'intervento di Oliveri su tiro di G. Governa  causa allo stesso portiere problemi ad una spalla ed è costretto a farsi sostituire da Brutto. Entra Borgianni fra i turriti e subito si mette in mostra tanto che alla sua prima azione arriva sul fondo e centra in area dove Guazzini puntuale si gira e d'esterno mette alle spalle di Brutto per il pareggio. Su un plateale atterramento di Borgianni da parte di Fanfani c'è la punizione che Andreuccetti mette fuori di poco, anche Guazzini sempre da fermo non trova lo specchio. L'ultima possibilità è ancora per gli ospiti e sempre con protagonista Borgianni che stavolta cambia da destra a sinistra per trovare Andreuccetti che tira pero senza successo. Del nervosimo ne hanno fatte le spese Nencini e Lepri che escano per doppio giallo così come mister Mariani e Chiarello allontanati dal DG:

 

Pesante il boccone da digerire per i carrozzieri che a Sovicille, in venti minuti, hanno lasciato in mano agli avwersari gara, punti e una buona dose di ulteriore speranza. La gara parte in maniera tranquilla per i valmersani anche perchè dopo pochi minuti si trovano già in vantaggio. E' Seferi a porgere una buona palla a Spanò che l'addomestica con troppa facilità e poi trova il tempo di centrare in diagonale alla destra di Diaferia per l'1 a 0. Il Padovani prova timidamente a dir la sua e l'occasione migliore e quando su un cross dal fondo De Falco esce a smanacciare una palla che sarebbe arrivata sulla testa dell'attaccante avversario. Poi Brogi inizia l'azione per Mutas che mette al centro dove Leoncini è pronto di testa a metterla nel sacco. Passano solo pochi minuti e sugli sviluppi di un angolo Leoncini è bravo a mettere dentro per Spanò che tramortisce il Padovani con un perentorio 3 a 0. C' è ancora tempo prima del riposo ma gli ospiti sono in ginocchio e nonostante i tentativi di reazione non si possono annotare azioni pericolose. Anche la ripresa continua con lo stesso tema e con il San Rocco che controlla tutte le sfuriate degli avversari che solo su qualche calcio da fermo chiamano al lavoro De Falco che se la sbroglia con facilità.

 

Un punto anche per il Monteroni nella sfida che vedeva appunto La Popolare chiedere il lasciapassare completo ai senesi che invece hanno messo in difficoltà i ragazzi della valdarbia. La gara parte in equilibrio ed il primo sussulto è quello della rete del vantaggio dei locali che mettono in condizione di lanciare F. Chiappone che trova geometricamente Coronese a tagliare l'area, superare Romano ed appoggiare in porta con il dfensore che in estremo e possibile tentatativo non riesce a buttar la via palla che invece rotola in rete. Indrizzi si va federe con un tiro che Petri non riesce a trattenere ma nessuno degli avanti ne approfitta mentre Sampieri invece si lamenta di essere fermato dal fischio dell'arbitro che intuisce il fuorigioco. Nella ripresa entrano Lorenzi e Mannini nelle file senesi e il Fomenta immediatamente diventa più pericoloso e sarà proprio Lorenzi a dare presto il pareggio con una conclusione che supera Petri in uscita. Il Fomenta potrebbe addirittura passare in vantaggio poco dopo ma sarà il palo a salvare La Popolare quando Lorenzi serve Razzi che tira, appunto, mirando il palo alla destra di Petri. Passata la paura il Monteroni prova a farsi vedere e tentare di vincere ma Benedetti a botta sicura manca il tocco finale così come, dall'altra parte, succede a Mannini che dopo un batti e ribatti in area non trova lo spiraglio giusto. Siamo vicini al fischio quando Fracassi, in seguito ad angolo, tira a lato e resta solo il tempo del recupero e delle proteste vivaci dei locali che vedono un paio di azioni dubbie in area senese. 

 

Ancora una vittoria per la squadra di Burresi che con parchina scarna ma tanta grinta e voglia in campo doma Gracciano in un derby adrenalinico che ha visto i locali sprecare occasioni e gioire solo al quinto di recupero quando poco attimi primi avevano le mani nei capelli per l'occasione d'oro degli ospiti. Fischio d'inizio e vantaggio in tasca per il Campiglia con Al. Nencini bravo a trovarsi nella posizione giusta quando Tafuro va a contrasto con un difensore e palla che schizza al compagno che batte Piliu. Gracciano si butta in avanti ed ottiene il calcio di rigore per un fallo di mano di Al. Nencini ma Calamssi si va parare da Volpi. Cambio di campo ed atterramento in area di Tafuro con Morelli che va al tiro ma anche Piliu dice di no. Tafuro se ne va in contropiede appaiato da F. Nencini ma il Tafuraffa lo trascura ed il difensore ospite rimedia. La ripresa inzia con l'ennesimo calcio di rigore con il pallone che sbatte sulla coscia di Pagliarin e poi sul braccio dello stesso, per il DG c'è volontarietà e stavolta Martorana non sbaglia regalando il pareggio ai suoi. Rientra in squadra De Angelis, dopo un anno esatto dall'infortunio, e subito mette la sua impronta nel mezzo del campo e le azioni pericolose dei campigliesi ora si assommano ma sia Tafuro, più volte, che Morelli non riescono a concretizzare. Prima del fischio finale c'è la ripartenza del Gracciano che in due contro uno metteno Martorana davanti a Volpi che salva con un intervento prodigioso. Siamo ormai al termine del recupero quando Capitani recupera e da la palla a Butini che è svelto a servire Al. Nencini che verticalizza per Tafuro che stavolta non sbaglia e si prende la vittoria ed i tre punti per il quinto posto in solitario.

 

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Ancaiano: Polito-Di Giorgi                      Usap: Bartarelli-Pertici

Marcialla:                                                 San Gimignano: Guazzini-Borgianni

San Rocco: Spanò-Leoncini                   Padovani: Cret-Rollo

Monteroni: Lorenzini-Chiappone F.     Fomenta: Lorenzi-Ruocco

Campiglia: Cambi-Volpi                         Gracciano: Piliu-Calamassi


 

 

 

La formazione dell'Ancaiano, gli undici gialloblu  la punizione Bartarelli, la rete di Provvedi e quella di testa di Polito

 

Campionato Provinciale UISP 2015/2016 – 28ª Giornata

 

Ancaiano, 9/4/2016.

 

G. S. ANCAIANO A.S.D. - USAP ASD ELEMAC      3-3  (1-3)

 

ANCAIANO: Giuntini T., Carli (41’ Giuntini M.), Saburri (41’ Clavo); Galgani (65’ Depau), Nencini, Labindi; Polito, De Carolis, Di Giorgi (70’ Bucci), Mugnaini (75’ Palaia), Olmedo (41’ El Qardy).

A disposizione:  Carignani, Frau, Rutilo..

 

All. Nocciarelli

 

USAP ASD: Mockor, Damiani, Rocchi F. (64’ Rocchi S.); Coppola, Vezzosi, Pruneti; Pogosean,  Graziano (61’ Canocchi), Provvedi (76’ Panti), Pertici, Bartarelli (64’ Rea).

A disposizione: Cucini, Leonardi.

 

All. Pellegrino.

 

Arbitro: Sig. Erald Barbullushi di Siena.

 

Reti: 16’ Bartarelli su rig. (U), 17’ Di Giorgi (A), 28’ Bartarelli (U), 32’ Provvedi (U), 46’ e 62’ Polito (A).

 

Note: Pomeriggio freddo, spazzato da un fastidioso vento che invita a ripararsi entro la berriera boschiva in timore d’una chiazzata di pioggia che non arriva. Spettatori 28. Ammoniti: Labindi, De Carolis, Giuntini M., Di Giorgi, Mugnaini  e Pertici.

 

 

“Meglio mettersi nelle condizioni di dover subire una rimonta, anziché trovarsi ad essere costretti di doverla fare.” E’ questo, forse, il pensiero che balugina nella mente di Myung Rae-Hyun al 24’ del primo tempo del quarto di finale che vede la sua Corea del Nord sopravanzare per 3-0 il Portogallo di Eusebio? E’ vero anche che i lusitani ribalteranno il risultato fino al 3-5 (la Pantera Nera ne fa 4), ma chi se lo sarebbe mai aspettato un prologo di tal fatta? Non certo Pak Do-Ik (leggendario dentista per la stampa dell’epoca) che aveva, di fatto, impedito alla “Mondiana” Nazionale il doversi misurare contro quel condensato di tecnica pura e ondivaga organizzazione ch’era il Portogallo di Eusebio, in uno dei tanti appuntamenti mancati di cui è costellata la storia del calcio.

 

Di fatto l’Usap Asd Ele.mac, a distanza di poco meno di cinquant’anni, e in un’occasione esponenzialmente microscopica rispetto a quell’evento, ripropone proprio questo busillis nell’espletamento di una partita, sul verdissimo prato di Ancaiano (niente a che vedere con lo squallore di qualche anno fa), al termine di un primo tempo che, pur soffrendo in evidente affanno in difesa, la vede andare al riposo con il cospicuo vantaggio di 3-1 e con un paio di contropiede non finalizzati che gridano vendetta.

 

Non cambia la direzione del fastidioso vento che spazza il campo, ma cambia, invece, quello che programma i destini di una partita se è vero, come lo è stato, che la ripresa ha sostituito completamente le carte in tavola, sovvertendo lo status quo iniziale per ratificare una rimonta che non si è fatta portogalliana per l’eccessivo, ingolosito, agone che ha appannato la lucidità dell’attacco locale nell’esatto momento dell’affondo del coltello nella piaga.

 

In definitiva un tempo per uno per giungere al confezionamento di un 3-3 perlopiù spettacolare, dove le difese si sono più smagliate di quanto gli attacchi fossero più prenotanti, laddove il gioco a centrocampo raramente ristagnava se non per il primo, prolungatissimo, approccio della partita, nel cui primo quarto d’ora si è annotato un reiterato, per quanto sterile, predominio dell’Usap, con l’Ancaiano in affannosa e preoccupata opposizione.

 

Quando Bartarelli contrasta vittoriosamente il disimpegno di capitan Nencini, venendone, poi, sdraiato all’ingresso in area, ecco scaturire al 16’ il rigore che accende la sopita scintilla della partita. Si incarica lo stesso Bartarelli di realizzare il rigore spiazzando Giuntini, ma la miccia ha già, oramai, iniziato a bruciare e la prima diramazione è anche molto corta poiché esplode appena un minuto dopo con il pareggio immediato dell’Ancaiano con l’azione che parte dall’affondo sulla fascia destra di Carli, vanamente contrastato da Coppola, per effettuare un cross che Vezzosi intercetta, ma non rinvia, e sulla palombella che si crea è spettacolare la mezza rovesciata acrobatica di Di Giorgi che anticipa l’intervento di Damiani e supera Mockor nell’angolo alla sinistra.  

 

La reazione agonisticamente violenta dell’Ancaiano perdura ancora per alcuni minuti mettendo a dura prova la tenuta fisica e tattica del reparto arretrato ospite nel quale spiccano le chiusure impeccabili di Pogosean ed il gran lavoro di cucito di Pruneti.

 

Lasciata sfogare l’ondata di tramontana l’Usap riconquista la tre quarti offensiva e prima (23’) va alla conclusione di poco alta con Pertici su assistenza di Graziano e, quindi, perviene al nuovo vantaggio su calcio di punizione (conquistato da una iniziativa di Provvedi al 28’) dal limite dell’area di Bartarelli con la perfetta esecuzione che va a cogliere l’incrocio dei pali alla sinistra di Giuntini.

 

Nuova veemente reazione dell’Ancaiano che, per poco, non riesce ad ottenere il pareggio esattamente il minuto dopo (sarebbe stato, più o meno, un record). Mugnaini contrasta con caparbietà e vigore un pallone che Damiani vuole accompagnare sul fondo e, con un mezzo fallo, se ne impossessa per entrare in area dalla sinistra alla ricerca dell’angolo alto lontano che manca di mezzo metro circa.

 

Al 31’ il pressing locale ottiene un calcio d’angolo alla cui battuta De Carolis trancia un siluro a mezza altezza che viene sgusciato da due / tre difensori ed altrettanti attaccanti, tanto da sorprendere anche Polito posizionato nel lato opposto dell’area piccola, per perdersi nel lontano fallo laterale.

 

Sul potenziale pericolo trascorso l’Usap, tuttavia, imbastisce al 32’ l’azione di rimessa che fa giungere la palla allo scatenato Bartarelli che affonda perentoriamente sulla sinistra per offrire un assist da ricamare a Provvedi, che non sbaglia davanti al portiere.

 

Stavolta l’Ancaiano non risponde e resta un poco sulle gambe. L’Usap si ritrova di colpo nelle migliori condizioni per poter affondare, quasi, a suo piacimento sui palloni banalmente persi dagli avversari. Il contropiede del 36’ che si dipana dalla destra da Provvedi per Graziano, vede quest’ultimo ignorare colpevolmente Bartarelli solo davanti alla porta sulla sinistra, per chiudere un triangolo con Pertici nella posizione opposta ed azione che sfuma con una deviazione in calcio d’angolo.  Poco dopo è lo stesso Pertici a decentrarsi sulla destra per tentare uno scarico al rimorchio di Provvedi che, però, è impreciso.

 

Nel recupero Mockor toglie dalla testa dell’avanzatissimo Nencini (che lamenterà una trattenuta) un calcio d’angolo battuto dalla sinistra.

 

L’approccio della ripresa è di assestamento per l’Ancaiano che ha operato tre cambi contemporaneamente, inserendo Clavo, El Qardy e l’altro Giuntini. Difatti l’Usap sembra ripercorrere il finale di tempo accampandosi per buoni tre / minuti dalle parti dell’area locale, senza tuttavia trovare lo spiraglio giusto per calciare verso la porta difesa da Tommaso Giuntini.

 

Al primo, vero, ribaltamento di fronte al 46’ l’Ancaiano “trova” il gol che lo rimette in partita: un pallone cambiato sul fronte sinistro viene sfortunatamente colpito da Rocchi con la gamba opposta al rinvio provocando una maligna traiettoria che consente a Polito di entrare in area eludendo l’intervento difensivo e superare Mockor in uscita con un preciso diagonale.

 

Le forze sembrano moltiplicarsi fra le fila dei locali. Il pressing viene sempre portato con 3 o 4 uomini sul portatore di palla che si trova in grande difficoltà a disfarsene senza perderne subito il controllo e la difesa si ritrova sempre più schiacciata nei propri venti metri. 

 

Non c’è precisione negli attacchi dell’Ancaiano, alcuni tiri sono velleitari e abbondantemente lontani dalla porta, ma il continuo forcing, portato, anche con i difensori, a cui il settore di attacco dell’Usap non sa opporre argine, fa aumentare l’affanno negli ospiti.

 

Non è casuale, pertanto, e neanche inaspettato, per certi versi, il pareggio che giunge sul calcio d’angolo del 62’; sulla traiettoria aerea basta spizzicare la palla di testa a Polito quel tanto che serve per indirizzarla in fondo al sacco nell’angolino opposto per completare una rimonta apparsa ardua alla fine del primo tempo, anche per la cifra tecnica espressa dall’Usap in quel frangente.

 

Condizione che non traspare più oltre la metà della ripresa, facendo aumentare, anzi, il timore del clamoroso ribaltamento di risultato, dato che l’Ancaiano non diminuisce l’intensità del pressing in ogni parte del campo.

 

Le sostituzioni di Rocchi e Rea servono all’Usap per stemperare la tensione e diluire i tempi di sosta e l’Ancaiano comincia ad essere meno lucido nell’espletazione delle sue azioni.

 

Se non fosse per la “follia creativa” del Giuntini portiere che se ne va a spasso con il pallone fino all’out alla sua sinistra l’Usap ha smarrito completamente la via che porta, anche soltanto, all’ingresso in area avversaria. Alla lunga l’inserimento di Canocchi in difesa e l’avanzamento di Vezzosi a centrocampo ridona ai reparti ospiti quell’equilibrio perso sotto i colpi dell’Ancaiano.

 

Allo scoccare dei quattro minuti di recupero è forte la sensazione che sia un inutile prolungamento ad una partita alla quale entrambe le compagini hanno puntato nel loro massimo fulgore ed emerge il timore di vanificare quel di buono fin lì fatto. Il triplice fischio, con poco meno di un minuto dal termine, viene accolto con soddisfazione da entrambe le sponde, aldilà delle rispettive, separate, recriminazioni: alla fine è stata una partita che ha riconciliato con la bellezza del calcio. 

 

 

 

 

 

Mariano Rocchetta

 


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