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Fotocronaca Usap-Gavena in "Immagini"

Coppa T.: Vico - Campiglia 3 - 1 Fontanelli, Lorini, Fermi (V) Miano (C)

Monteriggioni - Real Isola 1-6 Mainardi (M)

Vico in semifinale regionale

COPPA T.: USAP TOSCANA LAMIERE-GAVENA 0-1

E' l'ultima gara di coppa della stagione per l'Usap già ormai fuori dalle possibilità. Una tiro di Ciambotti (con Canocchi che devia involontariamente ingannando Mokor) decide il match a favore dei fucecchiesi che possono solo sperare stasera nell'impresa del Campiglia.

Ecco la formazione iniziale dell'Usap

USAP ASD TOSCANA LAMIERE – A. S. D. GAVENA SOV 0-1 (0-1)

USAP: Mockor, Canocchi. Rocchi S. (55’ F. Rocchi); Cappelli, Giannini (41’ Pruneti), Ciufegni (60’ Dainelli); Pogosean, Rea (41’ Coppola), Bartarelli (41’ Pertici), Cica (58’ Panti), Provvedi.

A disposizione: Damiani.

All.: Pellegrino.

A. S. D. GAVENA: Cecchi, Bambini, Maiuri; Botti, Branchi, Dogo; Passariello, Cela, Ciambotti, Djite, Ciampalini.

A disposizione: Padovani, Santos.

All.: Cecconi.

Terna arbitrale di Grosseto: Sig. Paolini, coll.ri: Sigg.ri Piromalli e Betti.

Rete: 35’ Ciambotti.

Note: Spettatori pochissimi e sottocoperta. Tempo notturno piovoso, senza tregua, per tutto il tempo, da far uscire i giocatori dal campo completamente fradici. Campo che regge un tempo, poi, nella ripresa, si allenta talmente da rallentare e, talvolta, frenare il percorso della palla a terra. Magagna: ma in un girone a quattro dove ne passa una sola, non si fanno giocare le partite in contemporanea? Mah….!. Ammonito: un gavenino, irriconoscibile da lontano.

Si conclude malamente e, per certi versi, sfortunatamente, l’avventura dell’Usap Toscana Lamiere Asd in questa Coppa Toscana 2015/2016. Nell’ultimo turno di girone, che non le contava un benamato ciufolo, la compagine gialloblù affronta (nuovamente) la bestia nera regionale per eccellenza, quel Gavena che negli ultimi tre incontri è sempre andato in quaterna contro il sodalizio poggibonsese (8 partite, 8 sconfitte nel computo totale), anche se, quest anno pare arrancare un po’ di più in casa sua e, soprattutto, pare sceso ad un raffronto più rispettabile che in passato.

Il risultato, tuttavia, non può che arridere agli ospiti (e così sono 9 su 9) che hanno atteso il momento buono per colpire sull’errore della difesa di casa, consolidarlo con altre occasioni che la grande prestazione di Peter Mockor ha dilatato in corso di partita, proteggerlo con consumata esperienza quando l’Usap esce nel finale di partita fino a mettere gli avversari in un cantuccio, ma senza mai riuscir a trovare quello spiraglio vincente, perlomeno, per giocarsi la vittoria ai calci di rigore.

I padroni di casa, a fronte di una partenza promettente, laddove hanno sfiorato il vantaggio con Bartarelli a cui è mancata soltanto la determinazione nella conclusione dinanzi al portiere, dopo aver fatto tutto bene, e davano la sensazione di poter sfruttare le indecisioni difensive ospiti, dove soltanto Bambini ha giocato ai suoi livelli concedendo nulla al bomber di casa Provvedi, si sono, successivamente, incartapecoriti in un tran tran di gioco rischioso e pericoloso, trascinato fino all’altezza della propria tre quarti di campo, che ha consentito, in primo luogo, agli avversari di avanzare il baricentro lontano da casa, in secondo di riconquistare, anche troppo facilmente, palloni in posizione vantaggiosa, tanto da costringere Mockor ad inventarsi, letteralmente, le parate e le deviazioni.

Chiaramente, batti e mena, alla ripetuta palla persa malamente dinanzi all’area, stavolta da parte del capitano (non un bell’esempio, cap) e al susseguente miracolo del portierone locale, ti pareva che il gol decisivo non scaturisse dalla situazione più storta e sfortunata possibile? Tant’è che, dalla battuta del corner conseguente all’intervento di Mockor, Ciambotti (sempre lui) si accentra e lascia partire un diagonale velenoso che incoccia la gamba protesa di Canocchi con il risultato di mandare il proprio portiere da una parte e la palla dall’altra, dentro la rete.

La reazione dell’Usap è macchinosa, ma non si fa attendere di tanto ed è tutta sulle ali di Ale Cica che beffa il proprio avversario diretto sulla linea laterale, lasciandolo lì ed incunearsi dentro l’area per servire il rimorchio immediato di Ciufegni che ha solo il leggero difetto di prolungare un capellino di troppo il perfetto assist del compagno per andare al tiro non in perfetto assetto, pur costringendo il bravo Cecchi ad un grande intervento a sfiorare il pallone quel tanto che basta per farlo strusciare sulla parte superiore della traversa ed oltre.

All’ingresso della ripresa l’Usap si presenta decisamente stravolta nell’assetto tattico, con applicazione di una maggior concretezza, in particolare, a centrocampo, laddove dalla metà del primo tempo aveva perso gran parte delle pecore subendo la regia di Passariello, la spinta di Dogo e la fantasia volitiva e punzecchiante di Djite.

Sotto un diluvio che si fa sempre più universale e combattendo anche contro un terreno di gioco che si allenta ad ogni filtraggio, divenendo in alcuni tratti limaccioso, l’Usap contrasta con maggior capacità e paritarietà i collaudati schemi avversari che ricercano sempre lo sfondamento centrale nell’uno – due rimbalzando sull’attenta chiusura di Pogosean e Canocchi, fino a subire le potenti accelerazioni in ripartenza di Cappelli, che macina la fascia destra per ottanta minuti, sempre al solito ritmo, sempre con la medesima velocità e lo spirito di rivalsa.

La battaglia si fa, a volte cruenta, il terreno si conquista palmo dopo palmo, la palla che si rallenta è oggetto di gagliarda contesa fra tutti i duellanti ma, a parte un intervento proditorio di cui ne fa le spese Cica (che esce infortunato) punito soltanto con il giallo dal pur bravo Sig. Paolini di Grosseto, il confronto si conduce su un piano elevato di lealtà, preferendo, anche in situazioni al limite dell’impossibile, ricercare, comunque, la strada del gioco che viceversa.

Il Gavena ha le sue brave occasioni per arrotondare il risultato e definirne la chiusura, ma un Mockor particolarmente in serata di grazia, le determinate chiusure difensive locali, ed anche un pizzico (perche no?) di superficialità (a sfiorare la spocchia) di chi deve concludere, mantengono il risultato in quel bilico che consente all’Usap di potersi giocare le proprie carte in un crescendo finale che fa salire ansia e fiatone agli avversari.

La palla comincia a frequentare un po’ più spesso l’area del Gavena. I tiri da fermo sono tutti centrali acchè Cecchi non ha soverchie difficoltà a controllarli e quando attraversano l’area invitanti, manca negli avanti locali quella prontezza di riflessi capace di far intuir loro lo sviluppo delle traiettorie.

Quando, poi, il bel tiro di Dainelli a giro, poco entro l’area, viene smanacciato via da un plastico volo d’angelo di Cecchi siamo già a ridosso del triplice fischio della terna grossetana che dà lo “sciogliete le righe” affinché tutti i protagonisti del campo corrano frettolosamente al riparo ed al calduccio degli spogliatoi e della loro invitante doccia bollente.

Una Coppa Toscana che finisce, dunque, in rosso per l’Usap Toscana Lamiere! Ad un promettente ed autoritario primo turno (dove non si rimpiangerà mai abbastanza la vittoria regalata ai rigori alle Cerbaie a Stabbia) ha fatto riscontro il deludente secondo turno che ha visto il sodalizio di Via Senese perdere tutte e tre le partite del girone, senza segnare neanche un gol ed uscire di scena troppo presto rispetto alle aspettative iniziali.

Per quanto riguarda il Gavena, invece, attende da temporaneo primo in classifica, il confronto fra Vico e Campiglia, vitale soltanto per il primo in quanto, le oculate scelte programmate dalla Uisp Regionale hanno già eliminato i colligiani da un eventuale passaggio di turno e, considerando che la partita si riprodurrà in fotocopia sabato prossimo per il campionato, a quale bivio sarà indirizzato il confronto di mercoledì sera?

Mariano Rocchetta