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Posticipo Uopini-Marcialla City 0 - 1: fa bottino pieno la squadra di mister Calosi e lo fa grazie a Buttitta che a differenza di Ricci non ha perdonato l'errore difensivo castigando Ciulli. Il primo tempo dall'equilbrio esasperato scorreva via con enranbe le squadre che tentavano di giocare ma senza disunirsi nella due fasi difensive dove restavano concentrate e determinate e, se pur il maggior lavoro era quello di Corti, ma lo era solo nel gestire uscite alte in palloni poco appetibili per le punte di casa. La ripresa iniziava con la leggerezza difensiva del Marcialla con Ricci che in contrasto insistito col difensore rubava  palla e si involava verso il portiere scegliendo di metterla al compagno (in fuorigioco) invece di tirare direttamente. L'occasione mancata metteva voglia all'Uopini di provarci con più forza spostandosi in avanti ma aprendosi con pericolosità ai contropiedi dei fiorentini che portavano affanno alla difesa, guidata da Mastrandrea, che lascia per due volte Buttitta davanti a Ciulli, la prima va a lato ma la seconda è nel sacco. L'Uopini tenta il tutto per tutto ma deve far attenzione alle veloci folate degli avversari e, nonostante i cambi, la stanchezza affiora mentre il Marcialla si difende con ordine portando in fondo una vittoria preziosa.

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Uopini: Masi-Pavesi


 

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L'USAP ANCORA AL PALO, MONTERONI NE APPROFITTA


 

Ancora una pillola amara per i gialloblu di Pellegrino (ha dovuto vedere gli ultimi minuti da fuori) nel sussidiario di Monteroni con la squadra della Valdarbia ancora una volta tosta, quadrata e anche capace di capire quando ammazzare gli avversari. La difficoltà di far girar palla da parte dei poggibonsesi era evidente sin dall'inizio, tanto per i raddoppi puntuali degli avversari quanto per la difficoltà di impostare da dietro per mettere in condizioni favorevoli le tre punte. La prima frazione vola via con buone occasioni non rifinite dall'Usap ed un paio degli avversari, una delle quali con F. Chiappone che prendeva una traversa a Vargas superato. La ripresa, dopo un inizio che faceva presagire la crescita dei gialloblu, il Monteroni si ricompattava con F. Chiappone che gestiva tutte le operazioni con grande lucidita e troppa facilità e quando l'Usap si alzava ecco che proprio lui fermava l'azione sul cerchio di centrocampo innestando la fascia sinistra ormai in affanno per i colori gialloblu. Su una ripartenza (forse viziata da fallo di mano)  Sampieri infilava per la prima volta Vargas e non passavano che pochi minuti che arrivava il secondo terribile schiaffo. Ancora una ripartenza  e ancora la palla finiva sulla sinistra a Sampieri che in velocità arrivava in area e si prendeva il 2 a 0. L'ingresso di Ciufegni, Pogosean e Panti riusciva a mettere un pò di pepe e con tanta rabbia e volontà i gallloblu si avventavano sulla difesa di casa che riusciva però a frenare l'impeto e nelle tre occasioni pulite lasciate ai gialloblu sia Pertici, Cappelli e Provvedi non sono riusciti a spingere la palla in fondo alla rete. Al quarto di recupero il rigore su Provvedii con Ciufegni che batte Petri e riduce le distanze, ma troppo tardi per rimediare.

E' stata davvero dura per il Vico venire a capo di una gara davvera strana, ma alla fine quel che conta (per loro) e quel'errore di valutazione di Kurti che su un lancio lungo tenta l'uscita  e poi la interrompe dando a Marcoionni la possibilità di intercettare la palla con lo stesso Kurti costretto ad avventarsi su d lui in ritardo e buttarlo giù; Macrì, da cinque minuti in campo, batte ed è l'1 a 0 che assegna tre punti ormai insperati ai campioni e tanta, tanta rabbia agli albanesi che poco prima si erano sentiti scippati da una rete segnata da Hasimaj in un contropiede fulmineo che l'arbitro aveva annullato per fuorigioco fra le proteste dello Shqiperia. La gara, nel primo tempo era corsa via con il Vico all'arrembaggio ma con idee annebbiate e confuse da non riuscire ad impegnare mai seriamente Kurti. Anche la ripresa non cambia l'andamento della gara anche se Marcoionni intercetta un retropassaggio ma sbaglia ula conclusione, Fermi ben servito in area non sveltisce il tiro e si fa anticipare poco prima della rete annullata agli albanesi. Poi il lancio, il fallo, la rete su rigore di bomber Macrì con Pero che dovrà lasciare il campo per il secondo giallo.

L'Ancaiano non si ferma nemmeno davanti al Campiglia, costringendo i colligiani alla seconda battuta d'arresto consecutiva che mette in difficoltà la squadra di mister Francini. Ottimo, come al solito, il primo tempo del Campiglia che tiene palla con regolarità nella parte centrale del campo, oggi con un Alfa davvero sopra le righe, ma trova difficoltà ad affondare e rischiando le ripartenze avversarie. Il fallo iniziale di Spinelli su Sguerri fa saltare la panchina di casa ed il presidente Taddeo ne fa le spese uscendo anzi tempo; dopo alcuni minuti riprende la gara senza troppi sussulti e si deve arrivare al 30° per il rigore che sblocca la gara. Nencini contrasta Miano in area che va giù, per l'arbitro è fallo da rigore che lo stesso Miano si incarica di battere ed è il vantaggio ospite che dura però non più di sette minuti poiché Bulli, stavolta, affonda in area l'indiavolato Polito che lo batte e porta in pareggio i suoi qualche minuto prima del riposo. Nel secondo tempo continua la gara gestita dal Campiglia e con l'Ancaiano che va via in contropiede con Clavo e lo stesso Polito che però Volpi controlla senza problemi, problemi che non può evitare al 14° quando una scambio magistrale Marchetti-Polito mette quest'ultimo davanti a Volpi e lo supera per il 2 a 1. Il Camiglia reagisce e si getta all'attacco con forza ma con poca precisione tanto che la vera occasione per il pareggio capita al 33° a Miano ma Pietroni chiude la propria porta aprendo un nuovo periodo sia per l'Ancaiano che, per ragioni diverse, per il Campiglia. 

Non si ferma la grande rincorsa del Mobili Sacchini che, senza apparire e nemmeno divertire, si prende il solito goal di A. Levica e lo carica di tre in quella classifica che lo vede ad un solo punticino dai campioni. Senza mai aver padronanza della gara i poggibonsesi trascorrono un intero tempo senza costruire occasioni importanti e l'equilibrio in campo è sovrano, interrotto solo da qualche nervosismo di troppo che costringe l'arbitro a qualche giallo. Nella ripresa poco cambia ed anzi è il Gracciano che si fa vedere con Argtim che però tira fuori, poi è la volta di Matteucci anche lui a lato, escono Galgani e Levica N., nel Sacchini, sostituito da Ibra e Shullani ed ecco che arriva la rete; Cissé lacia lungo per Levica A. che tira, Bianciardi respinge ma la ribattuta è sui piedi dello stesso Levica che segna. Il Gracciano ci prova e Cadinu serve Argtim che impegna Pistolesi in una bella parata, il Mobili Sacchini non riesce più a distendersi e si chiude a difesa con gli ospiti all'arrembaggio ma senza soluzioni finali, prima del fischio finale c'è il tempo del falla di Floris su Ibra che costa il rosso al sardo di mister Vannetti.

Ottimo il San Gimigano di mister Mariani che va a Colle, prende tre punti e torna fra le torri con la consapevolezza di una crescita importante.E' fulmineo il vataggio ospite con Guazzini che approfitta di una scivolata di M. Pinna e conclude imparabilmente vicino al palo destro di Baldini. La rete non scuote la squadra di casa che non riesce a costruire con ludicidità e la gara si svolge nel centrocampo vanificando ogni idea bellicosa. Nella ripresa mister Pieri avanza Cret a fare il fuclro ma non cambia la sinergia della gara e si arriva quindi al pareggio del Padovani per il rigore assegnato per un fallo di mano in area in seguito ad angolo. Batte Petrini e Gambassi non può far niente. Il San Gimignano sembra aver le idee più chiare e dopo cinque minuti è di nuovo in vantaggio, ancora cn Guazzini, bravo a colpire in mezza rovesciata e punire ancora Gambassi. Sulla spinta finale del Padovani è Pagano, stavolta, a non controllare la sfera e lasciare ad Aldinucci la possibilità di impadronirsene e far fuori Baldini per il 3 a 1 finale. 

Vince a Sovicille (fuori casa sigh!!!) il San Rocco confermando la sua maturazione di squadra destinata ai quartieri alti. Il San Rocco non dà tempo al Petroio nemmeno di organizzarsi in campo che si avventa fulmineamente con Ceccherini e Seferi che mettono in fibrillazione tutto il reparto arretrato della suadra di Trabalzini. E, proprio Seferi, prima su azione poi su calcio da fermo metteva il timbro personale e definitivo su questa gara lasciando poi al Petroio la possibilità di interpetrare il ruolo della squadra che ha da recuperare, occupando la metà campo avversaria. ma senza lasciarla giostrare la dove conta. Anche tutta la ripresa è corsa via con questi canoni con la squadra di Savelli che controllava con tranquillità gli avversari anche se quelli che andavano più vicini a segnare erano proprio i sarrocchini che colpivano un palo su calcio di punizione.

Top

Monteroni: Sampieri-Chiappone F.      Usap: Bartarelli-Pucci

Vico: Marcoionni-Grassini                     Shqiperia: Merka A.-Likaj

Ancaiano: Marchetti-Polito                   Campiglia: Miano-Alfa

Sacchini: Giotti-Marano                         Gracciano: Sbandelli-Argtim

Padovani: Bartali-Grassini                     San Gimigano: Guazzini-Governa G.

Petroio: Duchini F.-Graziani G.              San Rocco: Ceccherini-Seferi


 

 

Le due formazioni, la seconda rete di Sampieri ed il rigore di Ciufegni

 

Campionato 2015/2016 – 7ª giornata

 

Monteroni, 31/10/2015.

 

LA POPOLARE MONTERONI  –  USAP ASD ELEMAC   2-1   (0-0)

 

LA POPOLARE MONTERONI: Petri, Gorelli G., Nardi; Fanti L.,  Chiappone G. (77’ Toniazzi), Di Renzone (41’ Pieri); Sampieri,  Chiappone F., Benedetti (59’ Giovani),  Fanti F. (38’ Gorelli M.), Corgbelli G.

A disposizione: Vanni, Vieri,  Fracassi.

 

All. Fanti L.

 

USAP ASD: Vargas, Benucci, Rocchi S. (67’ Pogosean); Pruneti, Rocchi F., Pucci; Bartarelli (58’ Panti), Cappelli, Provvedi, Vezzosi (64’ Ciufegni), Pertici. 

A disposizione: Panichi, Diallo, Giannini, Dainelli, Rea, Cica.

 

All. Pellegrino.

 

Arbitro: Sig. Marrucci di Siena

 

Reti: 69’ e 72’ Sampieri, 80+1 Ciufegni rig.

 

Note: Fastidioso e pungente vento laterale che spazza il sussidiario all’addiaccio di Monteroni. Spettatori 26. Espulso l’allenatore dell’Usap Pellegrino per proteste al 78’. Ammoniti:  Chiappone G., Gorelli G., Pieri, Bartarelli, Provvedi e Cappelli.

 

 

Continua ad essere una trasferta particolarmente ostica per l’Usap Asd Ele.mac quella di Monteroni d’Arbia.

La sconfitta scaturita al termine della tenzone va a fare il paio con l’ultimo incontro fra le due compagini, nella prima giornata del campionato 2012/2013, e ad assommarsi ai due pareggi (entrambi per 2-2) delle precedenti altre due partite.

Stavolta la partita è stata una miscellanea di emozioni, non tutte di carattere positivo (il direttore di gara è dovuto intervenire financo troppo frequentemente per raffreddare animi che si surriscaldavano anche senza fondate ragioni), ma che sulle ali di una frenetica convulsione delle parti è sfociata nell’ingenuità di una nel favorire la caparbietà dell’altra.

Velocità ed agonismo sono stati il filo conduttore del primo tempo nel quale le due squadre si sono fronteggiate in maniera equilibrata, con visioni di gioco d’assieme concettualmente diverse, ma con espressioni d’estemporaneità che hanno pesato sul piano quantitativo per l’Usap e su quello qualitativo per il Monteroni.

I padroni di casa sono partiti con il vantaggio, non di poco conto, del controllo della palla, poiché dai piedi di Chiappone, controllato di molto a vista, si sono avviate la quasi totalità delle azioni del Monteroni per sfociare, in particolare su Sampieri, che dall’out destro metteva alle corde la pur volenterosa contrapposizione di Stefano Rocchi, e con il supporto del notevole lavoro, frammisto di pressing ed agilità di Benedetti e G. Corbelli sull’altro fronte.

Nell’Usap il centrocampo muscolare entrato oggi in campo faticava molto a proporre azioni composte preferendo spesso saltare un passaggio per il lancio in profondità o la semplicità dell’uno-due lungo la fascia, peculiarità di Cappelli che si presentava anche pericolosamente al tiro dopo 12 minuti (diagonale a lato di poco), ma che ingabbiava il proprio tridente in una interminabile rincorsa verso palloni di indecifrabile traiettoria od azioni personali a cercare il lato debole che i difensori locali, attenti, arcigni e decisi, consentivano molto raramente.

Per cui non è un caso dover aspettare la bellezza di un intero quarto d’ora prima di poter annotare la seconda occasione da goal con il colpo di testa di Provvedi a cercar d’arpionare un pallone svolazzante a due metri dalla porta a seguito di una punizione di Pruneti, con esiti non esaltanti. 

La reazione del Monteroni del 31’ era potente e pericolosa, la conclusione di Chiappone dal limite dell’area al culmine di un’azione ariosa condotta dalla destra dall’accoppiata Di Renzone-Sampieri, superava Vargas, ma si stampava contro la traversa alle sue spalle e, sullo sviluppo del malaccorto tentativo di rinvio e successivo traversone in area, G. Corbelli arrivava d’un soffio in ritardo per battezzare il pallone dentro la rete ospite.

A fine tempo il mister del Monteroni si vedeva costretto a sostituire il “centravanti-civetta” F. Fanti con M. Corbelli per un passaggio di consegne che non cambiava una virgola rispetto alla tattica finora operata dal reparto offensivo locale. Miglior soluzione era, invece, quella del cambio ad inizio ripresa fra Di Renzone e Pieri che andava immediatamente ad occuparsi, in guardia stretta, di Cappelli, evidentemente ritenuto la pedina più vivace del centrocampo avversario.

Nessun cambio nelle fila ospiti e Monteroni che prendeva decisamente il largo nel possesso palla e nella proposizione delle azioni. Il meccanismo centrale avanzava uno o due passi e pressava l’Usap fin dentro la propria metacampo costringendola a doversi disfare velocemente ed approssimativamente dalla palla.

Tuttavia la  ripartenza del 48’, laddove Cappelli vinceva un rimpallo favorendo l’imbeccata in profondità di Provvedi per Pertici a cui è mancato soltanto il dosaggio della forza, metteva sul chi vive il Monteroni sulla pericolosità dormiente dell’avversaria che, al 50’ provava la conclusione con lo stesso Provvedi, dopo slalom stretto al limite dell’area e conclusione di poco fuori.

L’ingresso di Panti a metà ripresa al posto di Bartarelli, convinceva L. Fanti ad aumentare la coperta arretrata con l’inserimento di Giovani per Benedetti. Il Monteroni arrembava di meno, ma ritrovava maggiori equilibri fra i reparti ed una compattezza che l’Usap stava progressivamente perdendo, paradossalmente, sulle punture d’attacco che stava cominciando a proporre senza il conforto della base a sorreggerla. Lo stesso Panti avviava l’azione del 62’ che consentiva a Pertici di centrare pericolosamente in area dove né Provvedi, né Cappelli erano in linea per la deviazione decisiva.

L’occasionissima del 65’ per l’Usap, poi: Pertici che anticipava proprio il nuovo entrato Giovani su una di quelle palle a balzelloni adattissime a metter in difficoltà i difensori e sull’uscita di Petri calciava un maligno diagonale che si spegneva contro il palo opposto, mentre l’intervento in scivolata di Provvedi (comunque sbagliato) provocava l’annullamento dell’azione per fuorigioco, instillava negli ospiti l’ingannevole sensazione di poter avere in mano i destini della partita.  Il minuto prima, infatti. Ciufegni, appena entrato, si era involato solitario verso l’area locale finendo, però, per effettuare un allungo senza né carne né pesce (un non tiro o un non cross) che aveva fatto suonare più d’un campanello di allarme nelle fila arretrate del Monteroni, che si arroccava sulle sue posizioni quasi invitando l’avversaria ad avanzare.

E si arrivava, quindi, al fatidico minuto 69 nel quale l’Usap confezionava un bel primo tratto asfaltato per condurre il Monteroni al gol del vantaggio. L’azione si dipanava tutta da un calcio d’angolo a favore della compagine gialloblù, il rinvio prendeva d’infilata lo schieramento completamente avanzato e Pucci, inseguito da lontano da G. Corbelli, intimidito serviva il proprio portiere uscito dall’area per il rinvio. Ma il lancio era corto e si impadroniva della palla Nardi con un controllo anche goffo (e con un fallo di mano?) sulla propria tre quarti. La sua ripartenza immediata era soltanto guardata dagli avanti avversari rimasti in gran numero in …. avanti e ciò gli consentiva di tradursi fino all’altra tre quarti, quella offensiva, per servire il rimorchio di Chiappone che saltava un paio di ostacoli frappostigli ed allargava sul lato destro dove il velo di G. Corbelli favoriva la conclusione ravvicinata di Sampieri giunto fin davanti a Vargas, nell’angolino opposto.

L’Usap chiaramente si riversava in forze verso l’area del Monteroni ma vi rimbalzava sulla fiera contrapposizione della difesa e, automaticamente, partiva il letale contropiede del 72’ che vedeva il capitano Rocchi fronteggiare, da solo, tre avversari: un gioco da ragazzi servire l’inserimento del solito Sampieri che si involava solo soletto verso Vargas per trafiggerlo sul tentativo d’uscita.

Un uno-due che avrebbe tramortito un toro, ma non questa Usap, sì pasticciona, ma anche temerariamente generosa.

La reazione, se possibile, diveniva ancora più veemente che dopo il primo goal; Provvedi si liberava al tiro dal limite e sfiorava l’1-2 dopo appena un minuto, tutte le azioni di rimessa del Monteroni venivano braccate in ogni parte del campo ed il pallone rilanciato immediatamente entro l’area dove Fanti e compagnia venivano chiamati a degli straordinari super pagati.

Il filo di speranza per l’Usap si riaccendeva al primo minuto di recupero con il rigore conquistato da Provvedi che Ciufegni si incarica di trasformare in maniera perfetta ed al secondo minuto di recupero la volata di Pertici sulla sinistra faceva imbiancare precocemente molti capelli monteronesi poiché il suo passaggio era destinato al rimorchio di Cappelli  a pochi metri dalla porta difesa da Petri, ma la conclusione che poteva ristabilire un equilibrio sorprendente era effettuata fuori assetto tecnico e l’occasione sfuggiva via come il risultato a favore dei padroni di casa all’atto del triplice fischio del Sig. Marrucci. 

 

 

Mariano Rocchetta

 


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