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Posticipi:
Shqiperia-Marcialla City 2-2. Ancora un pareggio interno per i ragazzi albanesi che quando stavano credendo nella prima vittoria si son visti raggiungere dai fiorentini. La gara è iniziata con la rete di Borova, grande slalom in area e superato Corti all'angolino ma non erano finiti i festeggiamenti che Parrini con una bellissimo colpo al volo infilava Kurti ed il pareggio. Nella ripresa la gara veleggiava soprattutto a centrocampo quanto, verso la metà del tempo, è Hasamaj a rompere gli indugi, segnare e riportare le aquile in vantaggio ma, come dicevamo, arrivava il rigore e Buttitta lo realizzava cogliendo il pareggio e tenendo in quota la propria squadra.
Uopini-Gracciano 0-1. E' stato il rigore realizzato da Calamassi e causato da Ciulli in uscita sull'uomo a dare la stura alla vittoria esterna del Gracciano che rimpingua classifica e motivazioni. Al plastico di Uopini si è assistito ad una gara piacevole e ben giocata a ritmi elevati per entrambi i tempi con i locali apparsi leggermente più manovrieri ma con il Gracciano pronto a difendersi e ripartire con l'ottimo laoro di Celestino. Fino al rigore realizzato ed all'espulsione di Ciulli (è Franchi a prendere il suo posto fra i pali) poche le vere occasioni da rete, poi in effetti le due squadre si sono allungate e l'Uopini in inferiorità ha rischiato più volte ma sia l'imprecisione dei graccianesi, che Framchi e la sua difesa son riusciti a non far chiudere la gara e, nel recupero, Galgani aveva anche l'occasione in mischia per il pareggio ma la spreca sopra la traversa.
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Shqiperia: Borova-Bakaj A.
Uopini: Galgani-Masi Gracciao: Celestino-Calamassi
Fotocronaca su "Immagini" e voti su "Sale e Pepe"
MA IL DERBY VA AI MOBILERI
L'Usap mette il freno a mano e si ferma di fronte ad un Mobili Sacchini determinato e volitivo che alla fine prende l'intera posta senza far gridare allo scandalo. Non perfetto, come le volte precedenti, l'approccio alla gara con i sacchiniani in pressione guidati dietro da Esposito deciso e preciso e più avanti da un Cissé double face, tanto ordine e gioco ma anche qualce calcio di troppo, che con gli altri due corazzieri, Galgani e Donati, si impossessa del centrocampo innestando Ibra o Levica che un paio di volte fanno correre qualche brivido sulla schiena di Vargas. Dall'altra parte c'è Panti e Pertici che si dannano l'anima ma le idee si annebbiano sempre al limite dell'area e sempre più scarsi i rifornimenti precisi. La ripresa ricomincia più o meno sulla stessa lunghezza d'onda con gli ospiti che beneficiano anche della sinergia nervosa (un fallaccio del già ammonito Cissé non ritenuto da secondo giallo fa scattare la molla) ed infatti non passano che pochi minuti che Levica raccoglie una palla filtrata in area e solo soletto colpisce male ma la palla s'innalza e rotola in rete per il prezioso vantaggio. Cambi in entrambi le file e per i gialloblu entrano Ciufegni, Cica ed infine Provvedi a tentare il tutto per tutto ma se si esclude un incrocio esterno sfiorato da Ciufegni poche sono state le chiare occasione da rete mentre per ben due volte il Mobili Sacchini si vedeva interrompere per fuorigioco due pericolosissimi contropiedi che avevano infilato la difesa di casa.
Terza sconfitta consecutiva dell'Ancaiano di fronte ad un rampante San Gimignano che è riuscito a ribaltare sinergie e risultato. Eppure la gara non si era messa male per i ragazzi di Nocciarelli che prima del riposo erano riusciti a trovare il vantaggio con uno dei nuovi acquisti, Polito. Nella ripresa la gara diventa sempre più nervosa con cartellini che fioccano ma nonostante tutto l'Ancaiano riesce a procurarsi, sprecandole, un paio di occasioni da chiudere la gara. Siamo alla metà della ripresa quando Guazzini controlla un lancio da dietro imbuca una difesa alta e trafigge Pietroni, la reazione dell'Ancaiano è tiepida e nemmeno troppa convinta, solo Mugnaini ha una buona palla, ed a pochi minuti dalla fine quando il pareggio sembrava logico (i turriti erano rimasti anche in dieci per l'espulsione di Kante) è il neoentrato Bruni a dare il dispiacere alla montagnola con una rete quasi fotocpia di quella del pareggio.
Vico senza limiti....anche il Fomenta lascia intera posta sul campo dei campioni, un Fomenta giunto sul poggio con qualche assenza pesante (Fabiani e Zagami fra gli altri) tanto che in realtà
non ha posto ostacoli al successo degli uomini di Lapini. Per tutta la prima frazione avevano retto bellamente l'assedio del Vico rintanandosi nella propria metà campo e lasciando a Mannini il compito di punzecchiare e reggere qualche palla alta per far respirare, Nidiaci su proseguinento dopo un fallo in area su Lorini non riesce a segnare, Grassini per Marcoionni con Roncarà che si esalta di piede. Nella ripresa l'assedio continua ma è necessario un errore di misura di Bonechi (palla indietro) a favorire l'inserimento di Lorini che non ha difficoltà a punire Roncarà, scarsa la reazione degli ospiti che poco dopo vanno ancora sotto con Bandinelli bravo a superare il portiere e finalizzare al meglio un assist di Lorini. La gara è conclusa lì ma resta da ambientare anche la terza rete, stavolta è Saracini a beneficiare dell'assist di bomber Lorini.
Doppio Miano ed il Campiglia torna a rincorrere lasciando al palo il Petroio che ancora oggi non è andato in rete. Pur giostrando meglio a centrocampo il Campiglia non riusciva a impensierire il portiere di casa e benvenuto lo sfortunato fallo d mano di Batini che ha dato l'occasione a Miano di batere la massima punizione e mandare i propri compagni a prendere il the con il vantaggio acquisito. Nella ripresa il Petroio prova a salire ma la difesa di Francini non si scompone più di tanto e le ripartenze mettono paura tanto che in una di questa è ancora Miano a fuggire in contropiede e siglare la seconda e definitiva rete che chiude la gara.
A Sovicille ecco il Monteroni a prendere un giusto pareggio, il secondo consecutivo fuori casa, e ricordare al campionato che ci sono anche loro. Il San Rocco si toglie i vestiti buoni delle notturne e si presenta con l'abbigliamento diurno lasciando l'inizio della gara in mano agli ospiti che ragionano con ordine e quando salgono fanno male, meno male per i valmersani che De Falco fa il miracolo su F. Chiappone Il San Rocco comincia a svegliarsi e Leoncini impegna alla grande Vanni. Il tempo si chiude sul nulla di fatto e la ripresa inizia con equlibrio che sarà spezzato da Di Renzone bravo ad addomesticare un lancio dalle retrovie facendo fuori due avversari e bruciando De Falco. Il San Rocco non ci sta ma il Monteroni si difende con ordine ma a cinque minuti dalla fine in un batti e ribatti in area ecco Senesi a sbrogliare la situazione e mettere in rete con Vanni coperto da mille gambe.
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Usap: Pucci-Rocchi F. Sacchini: Cissé-Donati
Ancaiano: Polito-Marchetti San Gimignano: Borgianni-Bruni
Vico: Giubbolini-Bandinelli Fomenta: Mannini-Roncarà
Petroio: D.Riccio-Batini Campiglia: Miano-Pagliarin
San Rocco: De Falco-Mancini Monteroni: Lorenzini-Di Renzone
Sacchini. Usap e la rete di Levica
Campionato Eccellenza UISP 2015/2016 – 3ª Giornata
Castellina Scalo 3/10/2015
USAP ELE.MAC ASD - MOBILI SACCHINI 0-1 (0-0)
USAP: Vargas, Benucci (69’ Provvedi), Rocchi F.; Pucci, Sottile, Masseti; Pertici (45’ Ciufegni), Graziano, Panti (55’ Cica), Diallo, Pruneti.
A disposizione: Semboli, Rocchi S., Cappelli, Dainelli, Giannini, Bartarelli.
All. Pellegrino.
MOBILI SACCHINI: Pistolesi, Marano, Giotti (41 Njoppa); Cissè, Castaldo, Esposito; Galgani, Donati, Shullani (73’ Dede Kingsley), Levica (68’ Ademi), Saine.
A disposizione: Di Cristoforo, Leoncini, Franchi. Cavalieri, Marchiani, La Rossa.
All. Mannucci.
Arbitro: Vegni di Siena
Rete: 63’ Levica.
Note: Improvvisa giornata primaverile tendente all’incanto se non fosse guastata dallo scenario inscatolatosi sul campo (e poco fuori). Spettatori 65. Ammoniti: Ciufegni nell’Usap, Cissè, Saine, Kingsley e Ademi nel Mobili Sacchini.
Il 78° derby fra Usap e Mobili Sacchini (il 69° in partite ufficiali) viene tramandato alla storia nel nome di Agron Levica, che timbra l’1-0 finale per gli ospiti, dando continuità all’ultimo goal del derby di ritorno dello scorso anno, con un minuto di anticipo (nel 2014/2015 segnò il pareggio al 64’), E fa niente se il goal decisivo scaturisce da una posizione del compagno assistente ritenuta irregolare dai padroni di casa ed il suo tiro non è stato neanche tanto pulito, così da ingannare la posizione dell’ultimo difensore e del portiere, è il goal che sancisce il risultato, uno dei tanti goal rocamboleschi che, in passato, avevano risolto in favore dell’una o dell’altra o riacciuffato un pari nel derby più antico del campionato provinciale senese.
Alla fine dei giochi il risultato è apparso meritato, per una squadra che ha affrontato meglio, più concentrata, più affamata, più dentro la partita, il derby e l’ha cementato con un finale nel quale, approfittando dell’evidente sbandamento dell’avversaria, è andata più vicina al raddoppio di quanto l’Usap non abbia mai avvicinato il pareggio e, magari, con qualche recriminazione.
Quella che lamenta, però, anche l’Usap, dopo nemmeno un quarto d’ora della ripresa dove, se ravvisata e presa una determinata decisione, la partita si sarebbe, forse, incanalata su canoni completamente opposti a quelli effettivamente, poi, svoltisi.
Sotto questa lente di ingrandimento diventa quanto mai cinico, oltreché sintomatico, il riferimento su “in quale modo” potrebbe risolversi un derby riproposto nella sua “presentazione”.
Nel complesso è stata una partita un po’ bruttina dove l’Usap stenta ad esprimere il suo gioco arrivando al tiro una sola volta nel primo tempo con Graziano (conclusione forte ma di poco alta) ed il Mobili Sacchini capitalizza ogni ripartenza con una conclusione da lontano (se ne contano almeno cinque), la più impegnativa per Vargas quella di Saine da circa 40 metri.
Nella ripresa sono sempre gli ospiti più intraprendenti nella finalizzazione e, prima del gol, soltanto una punizione di Ciufegni che accarezza la traversa, fa sperare i locali in una inversione di tendenza.
All’atto del goal la reazione, più rabbiosa ed istintiva che ragionata, porta sì l’Usap ad entrare maggiormente in area di rigore e ad avere occasioni con le stimmate della pericolosità, ma crea anche enormi scompensi in sede di copertura di cui le punte del Mobili Sacchini rischiano di approfittare copiosamente.
Il nodo cruciale della miglior organizzazione ospite nello svolgimento della partita lo si centra nella sistematica difficoltà incontrata dal centrocampo dell’Usap nell’aver ragione di quello del Sacchini. Il trio centrale locale, scarsamente aiutato dai ripiegamenti delle punte (Pertici fa tutte cose di pertinenza scolastica, Graziano aspetta sempre il pallone in zona) e quasi mai supportato dall’appoggio degli esterni che avevano il loro daffare ad affrontare avversari che arrivavano solitari senza il conforto della copertura, subisce la maggior velocità del comparto opposto ed il suo tempismo nel far funzionare il reparto offensivo, per cui se a Diallo ci vogliono venticinque minuti buoni per uscire dalla soggezione di Cissè, Pruneti e Masseti finiscono spesso per pestarsi i piedi provocando un pericoloso spostamento del baricentro a sinistra che consente, ad esempio, a Giotti di usufruire di autentiche autostrade per lasciare sul posto Graziano e fiondarsi verso l’area dell’Usap. Fortunatamente la difesa, a parte lo sbandamento iniziale del 5’ con Saine liberato di prima da Levica per un cross che Vargas smanaccia bellamente a terra e sul pallone vacante il tiro di Giotti colpisce Levica ed il controllo successivo è neutralizzato da Benucci, regge molto bene il colpo consentendo agli avanti ospiti soltanto tiri dalla distanza (nell’ordine Shullani al 19’, Saine al 22’, Marano al 33’, Shullani al 36’) su cui Vargas è sempre pronto. Sull’altro fronte Galgani spostato all’esterno destro preserva la posizione senza affondare o creare scompensi lasciando a Donati il compito di infiltrarsi fra le linee e a Cissè quello di comandare la manovra. In fase difensiva il Mobili Sacchini patisce poco. Dopo la conclusione alta di Graziano l’Usap ha un’altra embrionale occasione con un 3 contro 2 di cui Panti non riesce a trovare la quadratura della sfera da tirare in porta e da lì si arriva al finale di tempo dove il centravanti locale ha un paio di guizzi per servire, prima, la ripartenza violenta di Sottile in piena area che giunge all’appuntamento leggermente fuori tempo e, poi, per un tiro dai venti metri che Pistolesi blocca facilmente a terra. La difesa del Sacchini sembra quasi giocare sul velluto, sfrondandosi di ogni sorta di fronzoli, pallone calciato via di prima, sotto l’egida e l’esempio del solito, perfetto, Esposito.
Con questo scenario così bloccato la ripresa dovrà, per forza, riservare qualcosa di superiore alla pura accademia se non si vuol annotare, al termine del tema, un nuovo scialbo 0-0.
La prima mossa è quella di Mannucci che sostituisce lo stanco Giotti con il volitivo Njoppa che si inchioda su Graziano, lo morde, ma sceglie anche ad hoc i tempi di inserimento nello scacchiere tattico del Mobili Sacchini. Al 42’ il suggerimento di Cissè per la testa di Shullani fa scaturire un quasi assist per Levica che arriva dalla sinistra, ma il suo tiro è fuori sull’esterno alla destra di Vargas. Risponde l’Usap con una punizione senza convinzione di Diallo e palla che, giustamente, termina abbondantemente alta. Pellegrino allora scioglie il fremente Ciufegni al 45’ per lo spento Pertici ed il nuovo entrato fa intuire che qualcosa può cambiare nelle sinergie di attacco dell’Usap cercando subito gioco e fraseggio palla a terra.
Al 53’ Cissè, già ammonito, rischia di lasciare la propria squadra in dieci con un deciso intervento a centrocampo. Un minuto dopo il Sacchini va in goal con tiro radente da lontano che sorprende difensori e portiere, ma sulla traiettoria si trova Levica che è nettamente in fuorigioco, nonostante cerchi di evitare il contatto con la palla. Al 55’ Pellegrino sostituisce il centravanti (Panti con Cica) per ricercare maggior armonia nel fraseggio. Al 58’ vi è la punizione di Ciufegni che spizzica la traversa. Al 63’ si realizza il goal di Levica su assist di Njoppa che scende bene sulla sinistra, come aveva già fatto anche in precedenza.
La risposta dell’Usap è un catapultarsi confuso e nervoso attorno ai sedici metri avversari dove giganteggia, di testa, Castaldo.
Al 67’, sullo schema da calcio d’angolo, Graziano viene messo giù da Njoppa all’intersecazione dell’angolo dell’area di rigore, ma l’arbitro concede una punizione dal limite che non ha un brillante seguito.
Prima del 70’ i due allenatori fanno entrare le loro migliori bocche da fuoco: prima l’Usap con Provvedi per Benucci andando, però, a scoprire pericolosamente il lato destro dello schieramento difensivo, poi il Mobili Sacchini con il naturale scambio fra Levica e Ademi.
Al 72’ Provvedi devia di testa per l’accorrente Cica anticipato in angolo da Castaldo con una tempestiva scivolata. Sulla battuta del calcio d’angolo la palla sfila fino ad infrangersi sul primo palo della porta difesa da Pistolesi e, da lì, fuori.
Al 75’ la miglior occasione fra le mani dell’Usap per il conseguimento del pareggio: Diallo è servito in profondità da Rocchi e sfila verso l’area dalla sinistra, attira su di sé l’attenzione dei difensori e serve il rimorchio di Cica che, però, e costretto a girarsi per controllare la palla ed il suo tiro è rimpallato da Castaldo mentre Sottile stava arrivando tutto solo dall’out destro.
Al 77’ bell’abbaglio arbitrale che considera fuorigioco un micidiale anticipo di Saine provenendo dalle spalle dei difensori e prendendo Vargas in controtempo sulla destra.
Da qui in poi il Mobili Sacchini riesce a tenere il palllone prevalentemente nella metacampo locale smorzando pressoché sul nascere ogni risicata velleità offensiva dell’Usap.
Al termine dei quattro minuti di recupero concessi il Mobili Sacchini può, pertanto, festeggiare la sua quindicesima (sesta fuori casa) vittoria ufficiale nel derbyssimo poggibonsese del campionato provinciale a girone unico 2015/2016.
Mariano Rocchetta
