In "Immagini" fotocronaca della serata
L'USAP INIZIA DALLA RADDESE
4 a 2 il risultato finale dell'amichevole di ieri a Castellina Scalo, diretta dal nuovissimo e giovanissimo arbitro Francesco Tessera. Prima, impegnata e impegnativa, sortita dell'undici di Pellegrino, segna una doppietta Provvedi ma prima la rete di Vezzosi ed il rigore di Diallo, mentre per la Raddese segna il giovanissimo Bagni e nella ripresa splendida punizione vincente di Bulli e rigore mancato da R. Corona. A questa prima amichevole si affiancherà il solo "memorial" di martedì prossimo in attesa del'inizio del campionato previsto per sabato prossimo.
Raddese, Usap e l'arbitro Tessera
Dopo la roboante presentazione dei nuovi acquisti (non si era mai precedentemente visto i “vecchi” che venivano a salutare l’arrivo dei “nuovi”) la stagione preparatoria dell’Usap Asd Ele.mac parte in sordina, quasi alla chetichella, con lavoro e silenzio, un folto gruppo di atleti che entrano nelle vicende campanilistiche della società con attenzione, profonda applicazione, un leggero alone di sussiego, e tanto, tanto impegno.
A scanso di equivoci il pallone vien loro abilmente mascherato; nella prima settimana lo si fa annusare, baluginare, quasi toccare, per spingerli alla bramosia di possesso, al desiderio di calciarlo e sbatacchiarlo da tutte le parti.
Quando esso appare, nella seconda settimana, diventa quasi un ufo da inseguire per conoscerne le fattezze e le modalità d’uso, per riappropriarsi di una confidenza temuta svanire.
Il sabato 12 settembre che battezza la prima amichevole della compagine gialloblù è un’attesa indiscriminata, non solo per l’entourage che ha sbirciato curioso ed interessato l’evolversi preparatorio tutti i santi giorni, anche se in fasi alternate, esclusi giorni feriali e festivi, ma anche per gli stessi attori protagonisti chè un conto è misurarsi fra di sè laddove già conosci o impari a conoscere i punti forti ed i lati deboli dei compagni, un altro è il responso del campo, in fronte ad un’avversaria semisconosciuta e da sopraffare con ciò che si è appreso ed immagazzinato nei dieci giorni precedenti.
E’ sotto questi auspici ed aruspici che parte l’amichevole con la rinnovata e giovanissima Raddese sul campo di Castellina Scalo agli ordini dell’altrettanto giovanissimo direttore di gara Sig. Francesco Tessera.
Si potrebbe condensare il commento della partita in un “finale dal risultato accademico” (4-2 per l’Usap, a proposito, il risultato) se non fosse per il netto divario sia intenzionale che produttivo che scaturisce nel confronto fra il primo tempo e la ripresa.
Solo tre “nuovi” nell’undici iniziale (Benucci a destra, Pucci libero e Provvedi in avanti) che, pertanto, usufruisce dell’affiatamento dei vecchi (in particolare a centrocampo dove dominano Diallo e Vezzosi), tiene botta incontrastata sia a livello dinamico che di pressing a tutto campo, incessante, ai limiti del martellamento, e sfrutta l’estemporanea vena di Graziano che, nei dieci minuti in cui decide di rendersi protagonista, orchestra l’azione del terzo gol di Provvedi (tap-in su tiro ravvicinato di Diallo ribattuto alla grandona dal portiere) e realizza il quarto con pregevoli azione personale e tiro dal limite.
In difesa svetta il solito Sottile che pensa anche a far da balia all’esordiente Pucci (il gol subito dell’1-2 scaturisce più da un’invenzione personale che da una trama di gioco) mentre le corsie sono bene tenute dall’esperto Rocchi e da Benucci. In attacco è vivace il movimento di Provvedi che, quando decide di andare via, va via (sue l’azione che provoca il rigore del secondo goal e la personale realizzazione), Graziano, come detto, sceglie il momento giusto per accendersi, mentre il neo capitano Cica è colui deputato a tenere il collegamento fra il centrocampo e l’attacco e, come al solito, si fa un bel mazzo.
Alla fine del tempo, pertanto, il risultato è sul confortante 4-1 per la squadra di casa che ha praticamente dominato il campo in lungo e largo.
Diversamente si svolge la ripresa. Il cambio forzoso di Diallo con Casini e l’inserimento di Giannini al posto di Vezzosi, in qualche modo rivoluziona le sinergie del centrocampo. Le gambe, naturalmente cominciano a farsi più pesanti ed il caldo (forse l’ultimo) settembrino fa la sua parte. I ragazzi della Raddese, al contrario, rientrano, pare più rinvigoriti e, prima con cautela, poi con autorità, cominciano a metter in difficoltà la più blasonata avversaria.
Mister Pellegrino inizia ad operare le mirate sostituzioni stando bene attento a centellinarne le cadenze per non sbalestrare eccessivamente gli equilibri di squadra.
Il rigore fallito dalla Raddese ne rinvia di qualche minuto il rientro in partita, che si materializza poi sulla punizione calciata magistralmente che sbatte sul palo alla destra di Vargas e bacia tutta la rete che gli sta alle spalle.
Il nuovo tridente Ciufegni, Dainelli, Panti, supportati sulla sinistra da Stefano Rocchi crea e distrugge perlomeno altre quattro occasioni da rete e la Raddese va vicina alla terza segnatura nel finale con un gran tiro che si stampa sulla parte alta della traversa.
Ad un quarto d’ora dal termine, per giunta, l’Usap rimane in dieci, senza la possibilità di un ulteriore cambio (poiché sono già entrati tutti) quando si infortuna Casini che in coppia con Diallo (che aveva sostituito alla fine del primo tempo) diventano la nota stonata della serata in previsione della prossima amichevole di martedì sera a Colle Val d’Elsa dove andrà di scena il 10° Memorial Massimo Conti (acquazzoni permettendo) ma, soprattutto, per la prima casalinga di campionato che ci aspetta fra una settimana esatta.
Con il centrocampo monco ed un uomo in meno, il finale di partita è stato, naturalmente, più sofferto. Il neo entrato Canocchi a far coppia centrale con Pucci ha potuto tastare con mano le difficoltà di certe situazioni del campo per arricchire il suo giovane bagaglio di gioco. Masseti si ritrova da solo ad affrontare le folate offensive degli avversari poiché Ciufegni, per una sua naturale idiosincrasia all’espletamento di certi compiti, non ha nelle corde le mansioni di copertura e Giannini, che ha spiccato per la sua fine tecnica accoppiata con la lucidità lineare dei passaggi, non riesce ad inquadrare le posizioni giuste per fornire quell’apporto in copertura che un centrocampista deve possedere.
Al termine della partita l’usuale terzo tempo che l’Usap predispone, saltuariamente, ma con discernimento e passione, per i propri ospiti, a base di panini con affettati misti (prosciutto, salame e finocchiona, dixit) e bevande analcoliche (acqua, cola ed aranciata), ma anche un po’ di vinello gentile.
13 Settembre 2015
Mariano Rocchetta