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Coppa Toscana- Il Vico maramaldeggia a Cascina con il San Frediano per 9 a 0 con quattro reti di Mangino, tre di Lorini e 2 di Nesi. Seconda fase aggiudicata con il primo posto nel Girone.
In "Immagini" è online la fotocronaca
IN COPPA TOSCANA L'USAP-TOSCANA LAMIERE E' PROMOSSA ALLA SECONDA FASE
Insieme all'Usap passa il secondo turno anche il Campiglia che vince la "battaglia" del Pomticelli per 2 a 1, dopo il doppio vantaggio con Oreto e Corsi, Sarcina accorcia per il San Donato e mentre i colligiani non riescono a chiudere la gara nei contropiedi ficcanti tocca a Volpi, sul finire, salvare il risultato con un intervento straordinario. Il Mobili Sacchini perde con il Real Isola per 2 a 1 e accede alla Coppa di Lega mentre l'Usap và alla seconda fase, ancora gironcini a tre, con La Scalese sicuramente e Lazzaretto City o Le Querci che stasera si contendono la posizione. Il Campiglia invece troverà il Lazzaeretto City o Le Querci ed il Franco Polacci. Il Vico che stasera sarà nel pisano se non perderà con più di una rete di scarto incontrerà l'84 Bugiani e Ferruzza o Narnali che si scontrano questa sera.
Ecco le due formazioni iniziali
Coppa Toscana Uisp 2014/2015
Girone B – 3ª Giornata
Colle Val d’Elsa, 17/12/2014
Usap Toscana Lamiere – ACD Le Cerbaie 2-1 (2-0)
Usap ASD Toscana Lamiere – Cucini, Damiani, Cinci; Diallo (52’ Vezzosi), Marmo, Berti V. (67’ Coppola); Pogosean, Rea (30’ Masseti), Berti J. (70’ Lunelio), Cica, Bartarelli.
A disposizione: Galgani, Leonardi.
All. Pellegrino.
ACD Le Cerbaie – Ferri, Varelli, Peruzzi; Dolfi, Roggi (62’ Tonioni), Pellegrini; Giorgetti, Campigli, Barsottini (74’ Salvadori), Russo, Tafi.
A disposizione: Concialdi.
All. Cerofolini.
Terna Arbitrale di Firenze: Sig. Giorgio, coadiuvato dai Sigg.ri Biondi e Iohannes.
Reti: 25’ Bartarelli, 27’Cica, 53’ Peruzzi.
Note: Serata freschina e resa un po’ più movimentata dalla galvanizzazione finale. Ottimo il fondo verde dell’ausiliario di Colle. Spettatori 21. Ammoniti: Pellegrini e Bartarelli.
E per il secondo anno consecutivo l’Usap di Coppa Toscana targata Toscana Lamiere (per cui indossa il suo completo infrasettimanale rosso fiammante con rifiniture in gialloblù ove accampa lo sponsor) supera il gironcino a tre del primo turno avendo la meglio di misura, ma non è la “misura” esatta di quanto ha espresso il campo, sul declinante sodalizio dell’ ACD Le Cerbaie – già vincitore della Coppa Toscana nel 2010 e per il quale successo fu invitata al “Memorial Conti” (unico precedente fra le due squadre), che vinse – e che, causa la soppressione (o il ridimensionamento?) dei tornei del Cuoio, per continuare a giocare, si è vista costretta a ripartire dalla categoria inferiore del torneo empolese (a cui si è iscritta, al pari di altre formazioni del Cuoio) subendo, però, un evidente ridimensionamento tecnico e, soprattutto, nelle ambizioni.
L’Usap arriva a questo “fatale” appuntamento con la sua storia di coppa evidentemente incerottata, dovendo improvvisare in toto la difesa, rivoluzionando “a rischio” il centrocampo e mischiando di nuovo il tridente d’attacco. Non naviga nell’oro nemmeno Le Cerbaie che giunge a Colle con gli effettivi contati e scarse alternative in panchina.
Tuttavia si possono già delineare i due schieramenti con l’Usap che sfoggia un improponibile 4-2-3-1 che si sgretola dopo neanche dieci minuti poiché Rea non ha nelle corde la disciplina richiesta al trequartista centrale e tende a defilarsi sulle fasce lasciando scoperto lo spazio fra le punte e la coppia Diallo/Berti tanto da delineare sul campo, a volte, un fantastico 4-2-4.
Di conseguenza la maggior densità al centro del campo è quella delle Cerbaie che fanno perno su Campigli con Dolfi da una parte e, soprattutto, Peruzzi dall’altra, che lascia sì spazio importante al diretto avversario Cica, ma macina chilometri sulla fascia sinistra affondando più dell’ala Tafi e contando sulle sue straordinarie doti di velocità per recuperare gli affondi dell’avversario. E’ di Russo la regia alta a ridosso delle punte, ma è colto sovente dalla sindrome di Penelope, più tesse la tela del gioco e altrettanto la disfa con scelte non sempre consone.
Le due difese sono abbastanza bloccate: nell’Usap è maggiormente Damiani che intraprende l’escursionismo verso l’impervia fascia rispetto a capitan Pogosean che preferisce attendere in loco le mosse di Giorgetti per non concedergli mai la profondità, mentre Barsottini per non cadere nelle attente “grinfie” di Cinci (ottimo esordio dal primo minuto) e Marmo (molto attento agli sviluppi delle azioni) è costretto a girare parecchio al largo ed a frequentare l’area di rigore con parsimonia.
Le Cerbaie consentono l’espatrio al solo Peruzzi, mentre il tridente arretrato si guarda bene di lasciar spazio a Berti e Bartarelli che sembrano colti dalla giornata di grazia. E, difatti, alla prima distrazione di Varelli che avanza il suo baricentro in appoggio all’azione di Campigli la palla persa dagli ospiti al 25’ viene immediatamente capitalizzata da Vieri Berti per il gemello che, al volo, serve lo scatto in profondità di Bartarelli che entra in area tutto solo e trafigge l’incolpevole Ferri con un preciso diagonale.
Il colpo è talmente temendo che Le Cerbaie sottovalutano il momento “no” in cui è caduta, esagera nel voler rispondere immediatamente e, due minuti dopo, un secondo contropiede, originato da un lancio in profondità di Marmo per lo scatto di Berti che brucia tutti i difensori costringe alla disperata uscita Ferri per far defilare la punta avversaria, ma lascia scoperta la porta alla botta di prima di Cica, che segue l’azione del compagno e ne viene servito al bacio.
Un uno-due da tregenda per gli ospiti che potrebbe demolire diverse squadre. Alla mezz’ora, inoltre, l’Usap registra il suo centrocampo con l’ingresso di Masseti al posto di Rea che subisce un infortunio che lo costringe al forfait. I locali si compattano meglio di fronte alla difesa e sugli assalti volenterosi, ma inconsistenti delle Cerbaie non patiscono neanche più di tanto in fase di copertura, laddove Diallo svetta raggiungendo tutti i palloni vaganti di testa e la riga dell’area di rigore diviene una specie di chimera irraggiungibile per gli ospiti tanto che Cucini passa più un primo tempo da spettatore che da protagonista.
Al 36’, inoltre, J. Berti per poco non fornisce al suo compagno Cica un terzo assist vincendo di forza un contrasto al limite dell’area esterna di sinistra e superando Pellegrini a tamponamento, ma Peruzzi riesce ad anticipare l’inervento della punta gialloblù e rinviare, non senza brividi a causa di un rimpallo con un compagno che, per poco, non rimette in ballo l’occasione.
Ci si aspetta movimenti dalla parte ospite, se non un cambio di uomini, vista la scarsità delle risorse a disposizione, almeno dal punto di vista della reazione e dell’atteggiamento di gioco per l’inizio della ripresa. In effetti il baricentro viene sensibilmente avanzato rischiando l’uno contro uno dietro, ma la densità del pressing alto può produrre quelle opportunità che potrebbero servire a riaprire il discorso del risultato. E’ quello che accade al 47’, ma quando la palla raggiunge Russo al limite dell’area, la sua visuale viene parzialmente oscurata della parte sinistra tanto da non vedere l’inserimento di ben suoi due compagni in solitario verso l’area e preferire un’imbucata centrale per Barsottini che è facile preda di Cinci e Marmo e l’occasione sfuma.
La volontà delle Cerbaie, però, è tanta. I centrocampisti gialloblù non giocano mai una palla in tranquillità e, alle volte, tendono a rischiare più del dovuto insistendo su un fraseggio anche in zone pericolose del campo che soltanto l’inefficacia dell’attacco ospite non rende fatale ogni palla persa.
Tuttavia Le Cerbaie accorciano le distanze al 53’, anche qui con evidente complicità dell’Usap a cominciare dalla leggerezza con il quale Cucini regala un calcio d’angolo per trattenere un pallone destinato già fuori. Sulla battuta di Tafi la palla sfila clamorosamente in mezzo all’area e per Peruzzi è un gioco da ragazzi accompagnarla dentro la porta da alcuni centimetri.
Il disorientamento dell’Usap è tale che al 59’ un’altra palla persa sulla trequarti consente a Russo di servire Giorgetti defilato sulla destra, ma il suo pessimo controllo consente il rientro di Pogosean a tamponare la falla ed il suo centro in area è definitivamente respinto da Marmo.
Nel frattempo Pellegrino sostituisce Diallo, che andava spegnendosi, con Vezzosi che, è vero che ha un impatto confuso (si contano 4/5 palloni persi immediatamente per passaggi errati), ma contemporaneamente ha il pregio di avanzare il baricentro pericolosamente arretrato della squadra, liberando Masseti dal pressing asfissiante cui era sottoposto e interagendo in particolare con Bartarelli che stava cominciando a massacrare agonisticamente il suo diretto marcatore.
Le conseguenze di questa mossa tattica, e la susseguente di Mister Cerofolini di togliere un difensore (Roggi) per aumentare gli effettivi in avanti (Tonioni), produce due squadre allungate sul campo del quale a beneficiare maggiormente potrebbe (e dovrebbe) essere l’Usap, in quanto sfonda nell’uno contro uno in contropiede ben tre volte, portando l’uomo all’occasione del terzo goal. Si comincia al 66’ con J. Berti che fa tutto bene, affondo e rientro sull’uomo, ma al momento del tiro cerca il piazzato anziché la botta ravvicinata e Ferri riesce a respingere facilmente. Poi è la volta di Lunelio appena entrato al posto dello stesso Berti che cerca una difficoltosa conclusione a giro mentre Bartarelli si era posizionato tutto solo di fronte alla porta incustodita. Analoga soluzione la cerca Cica nel finale sempre con Bartarelli accanto ad aspettare l’imbeccata per una conclusione facile facile. In mezzo a queste occasioni fallite è consistente la concentrazione del pacchetto arretrato gialloblù che non consente alle Cerbaie di avere occasioni per tirare in porta riuscendo a chiudere tutti i varchi che le folate ospiti cercano di conquistare di forza. Per cui Marmo, Damiani e Cinci a turno intervengono quasi all’ultimo momento per impedire l’ingresso in area degli attaccanti ospiti o respingono i tiri dalla media distanza con i quali Le Cerbaie cercano di scardinare il dispositivo difensivo locale.
Per Cucini un finale di grande attenzione, ma gli interventi del portiere sono molto attenuati dal gran lavoro svolto dai propri compagni della difesa.
Al termine del quarto minuto di recupero di una terna arbitrale che ha diretto con grande compostezza evitando ogni tipo di protagonismo per favorire la fluidità del gioco delle squadre (le sole due ammonizioni comminate rappresentano, peraltro, lo specchio di una partita giocata lealmente) giunge il triplice fischio che consegna l’Usap al nuovo gironcino per l’accesso alle semifinali di Coppa Toscana, dove l’asticella verrà, sicuramente, alzata di diversi centimetri.
Mariano Rocchetta
