USAP - Unione Sportiva Amatoriale Poggibonsi

Su "Sale e Pepe" ecco anche l'articolo di Torrero sul Girone C

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L'USAP DI FRONTE AL RIPOSO SI ALLENA CON IL CRAL

Ad Uopini, ieri notte,  i poggibonsesi hanno la meglio per 4 a 2 al termine di una partita vera e piacevole con le due formazioni che hanno fatto passarella di tutta la rosa

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Masseti, doppietta ad Uopini

Amichevole

Uopini, 23/9/2014 

CRAL Monte dei Paschi Siena – Usap Asd Elemac 2-4   (2-2) 

CRAL: Lazzeri, Rossino (Flammia dal 49’), Silvestrini; Chiechi (Sansone dal 49’), Bernice (Longo dal 49’), Grella (Bravi dal 61’); Barone (D’Amico dal 45’), Ferrara (Baldone dal 53’), Palermo (Di Clemente dal 45’), Di Giovanni (Vivarelli dal 45’), Tucci (Simeone (dal 41’).

All. Meini.

USAP: Galgani, Sottile (Cinci dal 64’), Rocchi F. (Rocchi S. dal 49’); Diallo, Casini (Panichi dal 68’), Masseti (Vezzosi dal 58’); Pogosean (Marmo dal 68’), Graziano (Macrì dal 70’), Berti J. (Bartarelli dal 55’), Berti V., Cica (Damiani dal 61’).

A disposizione: Cucini.

All. Pellegrino. 

Arbitro: Sig. Leonardi di Firenze.

Reti: 18’ Masseti (U), 23’ Di Giovanni (C) su rig., 24’ Barone (C), 31’ Masseti (U), 44’ Pogosean (U), 57’ Cica (U).

Note: Serata solare, benchè notturna, zero nuvole, ma un frezzolino che provoca un freschino che mina gli apparati anatomici più vulnerabili. Terreno di gioco in perfette condizioni ambientali, con predisposizione a favorire le giocate interessanti di entrambe le contendenti. Non c’è bisogno di alcun intervento disciplinare.

Cral MPS ed Usap si incrociano in questa amichevole serale organizzate in mezzo alla settimana sul verdeggiante terreno di Uopini testando le proprie mansioni attitudinali nei confronti di un campionato appena iniziato con una rivale d’altro girone che presenti una concezione diversa, anche se non opposta, dal punto di vista del gioco.

In effetti al classico 4-3-3 riproposto dall’Usap, il Cral risponde con un analogo schieramento che lima, però, la profondità di alcuni suoi componenti in funzione di una maggiore inequivocabilità nel pressing a centrocampo. Per cui buona la direttrice di destra che parte dai poderosi anticipi di Silvestrini per spianarsi sull’imbeccata di Ferrara verso il guastatore Barone, mentre è di Grella e Tucci il compito di far legna in mezzo al campo, braccando e comprimendo il reparto avversario in spazi sempre più ristretti nell’intento di bloccarne le ispirazioni. Sodale il movimento di Di Giovanni nei confronti del compagno di linea Palermo, usufruendo, soprattutto, delle progressioni di Rossino in fascia sinistra ben coperto dalla sagacia di Chiechi, mentre è compito di  Bernice fornire quella cerniera d’unione che non deve sbilanciare la difesa. 

L’Usap si basa sul tetragono quadriumvirato difensivo al cui solo Pogosean è concesso sganciarsi lasciando interamente sulle spalle del terzetto Masseti-Diallo-V. Berti il compito di mettere il tridente d’attacco in grado di pungere.

Dopo un congruo minutaggio di fervente studio, pur se picchettato da frequenti rincorse ad impedire la pericolosità delle azioni, la partita ha un suo primo sussulto al 13’ quando Palermo si catapulta all’incornata da dietro sul cross di Barone, ma il suo colpo di testa è impreciso e oltre la traversa.

La risposta dell’Usap arriva al 17’ allorchè Graziano approfitta di uno dei rari spazi fra le linee concesso dalla difesa locale per arrivare sul fondo e mettere a centro area un pallone che viene sbrigativamente calciato in corner. Sulla battuta del minuto susseguente è troppo debole ed invitante il rinvio difensivo per cui Masseti non si lascia dire due volte di scaraventare in rete il pallone dal limite dell’area in posizione centrale.

Fatto il goal l’Usap s’acquieta immediatamente ed arretra pericolosamente, tant’è vero che già al 19’ una punizione calciata velocemente da Di Giovanni trova la difesa impreparata e le punte locali non riescono ad approfittare del pallone vagante in area prima della presa di Galgani.

Festa rinviata, tuttavia, di pochi minuti, poiché al 22’, dall’azione che si sviluppa dinanzi all’area, ancora la difesa si fa “uccellare” da un tocco “dentro” ritenuto innocuo. Invece Di Giovanni, eludendo un fuorigioco pietosamente richiamato, si ritrova davanti a Galgani che gli esce incontro rovinandogli addosso e provocando il sacrosanto rigore. Va alla battuta lo stesso Di Giovanni che spiazza il portiere ospite sulla sua destra e riporta il risultato in equilibrio al 23’. 

Passa soltanto un minuto che, addirittura, il Cral MPS ribalta completamente il risultato, complice la sufficienza mostrata dai difensori gialloblù nel contrastare l’azione avversaria proveniente dalla sinistra in fase di disimpegno. Il “mia, no tua” che ne scaturisce fa schizzare la palla dalle parti di Barone che è lesto a colpirla ed insaccarla nell’angolino lontano.

Passata in svantaggio l’Usap si sente come liberata da un “non si sa” quale fardello ed inizia a ribattere colpo su colpo sulle iniziative di Diallo. Ora è la volta del Cral a rinculare pericolosamente indietro, ma non lascia eccessivamente spazio allo sfogo delle punte se non emarginandole in zone esclusivamente laterali da cui non riescono a far partire quel traversone che potrebbe mettere in difficoltà il pacchetto difensivo locale. Ci vuole, quindi, un’iniziativa personale di Cica che si incunea sulla destra dietro la posizione di Rossino ed arriva sul fondo accompagnato da Chiechi riuscendo, tuttavia, a centrare in area laddove Bernice sguiscia il rinvio. Sul corto piomba V. Berti che vede la conclusione rimpallata da Silvestrini, la palla arriva a Masseti che non ci pensa su e fa partire una staffilata dai trenta metri che va a sbattere sotto la traversa difesa da Lazzerti e si insacca perentoriamente. 

Il riequilibrarsi del risultato diventa quasi come un segnale di non belligeranza per gli ultimi minuti del tempo al quale entrambe le concorrenti lentamente si adeguano, anche nella poca convinzione con il quale vanno a provare i rispettivi affondi sulle fasce laterali e, pertanto, la prima frazione si chiude su un perfetto risultato di parità scaturito da una prestazione mediamente intensa prestata dalle due squadre.

Si aspetta qualche variazione sostanziosa con l’abbrivio della ripresa, ma di facce nuove c’è solo quella di Simeone che sostituisce in campo e nel ruolo Tucci.

Il primo affondo è del Cral che prova a sorprendere l’avversaria ancora con ruoli e compiti da riassegnarsi, ma l’affondo si spegne fra le braccia di Galgani, ben contrato dalla chiusura centrale di Casini e Sottile. E’ l’Usap, pertanto, che risponde letalmente al 44’ quando Silvestrini frena fallosamente il tentativo di Graziano di penetrare in area dal centro sinistra. La punizione dal limite battuta dal capitano Pogosean è forte, precisa ed imprendibile per la posizione di Lazzeri e riporta l’Usap in vantaggio.

Il minuto dopo Mister Meini comincia una vera e propria girandola di sostituzioni che, in capo al 50’, ridisegna letteralmente lo schieramento del Cral MPS aumentando, in particolare, la presenza offensiva con l’innesto contemporaneo di Vivarelli, D’Amico e Di Clemente e, di lì a poco, Sansone. Cambia anche la coppia centrale difensiva lasciando al solo Grella provvedere alla continuità della sezione di gioco. Nonostante la notevole messa di cambi l’intensità agonistica della compagine senese non varia di molto e, difatti, al 51’ arriva anche l’occasione per avvicinare il pareggio: sul cross di Vivarelli si lancia Di Clemente che va ad incornare una prima volta in maniera imprecisa ed a catapultarsi per riprendere la parabola sulla quale Galgani è costretto ad uscire per smanacciare lontano sulla testa dell’attaccante locale.

Risponde al 53’ l’Usap con l’azione ficcante di Cica sulla destra che sterza improvvisamente e va a servire sul movimento in area J. Berti che tira prontamente verso l’angolino lontano, ma Lazzeri si tuffa per quanto è lungo ed arriva a deviare la conclusione in corner. Sulla battuta salta sopra tutti Diallo, ma il suo colpo di testa è impreciso.

Mister Pellegrino opera le  prime sostituzioni interscambiando i fratelli Rocchi ed innestando Bartarelli per J. Berti. 

Al 57’ l’Usap trova il quarto goal con Cica che si fa trovare puntuale all’appuntamento con l’assist di Diallo da punizione centrale e, giunto davanti a Lazzeri, scaraventa il pallone sotto la traversa da distanza ravvicinata.

Il doppio svantaggio, tuttavia, non sgomenta il Cral MPS che torna a premere l’Usap sulla tre quarti, in particolare dal settore di destra dove il neo entrato Baldone dialoga agevolmente con Vivarelli. La difesa ospite ha momenti nel quale traballa vistosamente pur senza concedere occasioni importanti all’attacco senese.

A metà ripresa il Cral finisce i cambi con Bravi al posto di Grella, mentre l’Usap sostituisce Masseti con Vezzosi e Cica con Damiani preferendo un profilo maggiormente di copertura.

Al 63’ c’è la ghiotta occasione per il Cral MPS d’una punizione dal limite, in posizione centrale, per poter riaprire la partita. La conclusione di Di Clemente, però, è sì violenta, ma decisamente forzata e sorvola letteralmente la traversa non riuscendo a sfruttare l’opportunità di riaprire la partita.

Visto che il generoso forcing dell’attacco senese mette a dura prova le qualità acrobatiche della difesa, Mister Pellegrino vede bene di sostituire il pacchetto difensivo con una vera e propria batteria di lunghi e, pertanto, nello spazio di pochi minuti entrano prima Cinci e poi Marmo e Panichi, per ovviare a questa necessità e la composizione della nuova linea arretrata costringe l’attacco avversario ad agire prevalentemente in modo centrale dove le chiusure diventano più ermetiche. 

L’ultimo cambio della partita è quello di Graziano con bomber Macrì che, a pochi minuti dal suo ingresso, riesce a controllare in piena area un bel traversone di Damiani al 75’ scaricando il tiro contro il corpo di Longo pronto a chiudere a pochi passi dalla porta.

Nei minuti finali entrambe le squadre danno fondo alle ultime residue energie per il conseguimento dei propri opposti obiettivi, a riprova di quanto l’intero match sia stato “partita vera” anche in presenza di schieramenti completamente stravolti dagli eccessivi cambi che, solitamente, propongono, invece, finali di gara tendenti più allo sbracamento ed al tirar via, piuttosto che all’impegno che in effetti è stato profuso in questa brillante e profumata serata d’inizio autunno.

Complimenti, quindi, a tutti i giocatori protagonisti di questa amichevole “di lusso” che oltre a giocare fino in fondo, si sono anche divertiti, e ai due tecnici che sono riusciti ad installar loro i giusti imput per affrontare con concentrazione ed il giusto spirito il confronto in campo.

Mariano Rocchetta